Santocchio scende in campo per Salvati: candidato al Consiglio comunale - Le Cronache
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Santocchio scende in campo per Salvati: candidato al Consiglio comunale

Non contenderà la poltrona di sindaco a Pasquale Aliberti ma nella tornata elettorale del 26 e 27 maggio Mario Santocchio ci sarà e non come semplice spettatore. Il presidente del collegio dei liquidatori del Cstp scende in campo nella sua Scafati per un posto nel prossimo consiglio comunale tra le fila di Fratelli d’Italia. Aveva fatto la sua ricomparsa sulla scena politica scafatese agli albori della campagna elettorale come coordinatore della stessa del candidato sindaco di FdI, Cristoforo Salvati. Ma ora scende in campo in prima persona come candidato ad occupare uno degli scranni di Palazzo Mayer, con lo slogan “Coerenza, competenza e disponibilità”. La spaccatura tra Popolo della Libertà e Fratelli d’Italia, che nella giornata di mercoledì ha raggiunto il suo culmine, ha visto Scafati essere il primo vero e proprio terreno di rottura tra i due partiti di centrodestra. In molti vedevano in Mario Santocchio il naturale antagonista di Pasquale Aliberti, visti anche i loro trascorsi, ma, probabilmente anche alla luce dell’impegno dell’avvocato alla guida del Cstp in una sua fase molto delicata, i vertici del partito hanno optato per Salvati. La tanto attesa sfida, dunque, non ci sarà: non sarà duello diretto Santocchio – Aliberti, almeno alle urne. Già, perché tra i due, da diverso tempo a questa parte non corre certamente buon sangue: di mezzo il centro commerciale di via Cavallaro che il consorzio Investire futuro, di cui Santocchio è socio, vorrebbe realizzare ma fortemente osteggiato dall’amministrazione comunale. Un rapporto deterioratosi nel tempo, probabilmente da quando, a metà 2010, il sindaco Aliberti silurò il suo assessore ai lavori pubblici che rispondeva al nome di Mario Santocchio, il quale, poco dopo, assunse la guida del Cstp. Addirittura, lo scorso anno fu proprio Pasquale Aliberti a chiedere a gran voce, a causa del periodo di profonda crisi dell’azienda di trasporto, le dimissioni del presidente. Ma, nemmeno stavolta, il confronto faccia a faccia tra i due ci sarà.

 

 22 marzo 2013