Sant'Egidio Calcio, il presidente Pepe: «Vorrei vedere tutta la città allo Spirito» - Le Cronache
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Sant’Egidio Calcio, il presidente Pepe: «Vorrei vedere tutta la città allo Spirito»

Sant’Egidio Calcio, il presidente Pepe: «Vorrei vedere tutta la città allo Spirito»

Domani pomeriggio i leoni di Sant’Egidio del Monte Albino, alle 15.30, giocheranno la prima di campionato, gara valida per la seconda categoria, in casa, allo stadio Antonio Spirito. La squadra guidata da mister Aniello Forino viene da due vittorie consecutive, l’amichevole vinta per 2 a 0 contro l’Atletico Pagani e la gara di coppa disputata a Nocera Inferiore, vita 1 a 0 contro l’F3 Nuceria grazie ad una rete di Germano all’ottantacinquesimo minuto. Per iniziare la stagione dunque arriva il monito del presidente  del Sant’Egidio Calcio, Francesco Pepe: «La squadra c’è. Bisogna solo vincere e prometto che faremo divertire». L’augurio del patron, dunque, è quello di : «Mi auguro di vedere quante più persone possibili allo stadio. La squadra rappresenta la città e noi giochiamo per la città. Ci aspetta un grande inizio – proprio contro l’F3 Nuceria appena battuta – e vorrei vedere un grande pubblico». Non solo l’appello alla città, Pepe si è soffermato anche sul rapporto mister-giocatori: «Il mister ha avuto sin da subito un impatto positivo con il gruppo dei ragazzi. E’ un tecnico preparato che conosce la categoria, sa creare armonia nello spogliatoio e sa infondere massimo entusiasmo. Sono felice di avere Forino come mister della mia squadra, poi predilige l’attacco, come me, quindi il feeling è massimo». Guai dunque a dire al presidente di comporre la formazione: «Il presidente non fa la squadra, il mister non solo è fantasioso, ma ci tiene anche sulle spine, infatti veniamo a conoscenza della formazione solo pochi minuti della partita. Mi fido di lui e mi fido del gruppo che non è proprio ancora al 100 per cento visto che abbiamo diversi infortunati ma so che appena si riprenderanno sapranno dare il proprio contributo alla causa». Utile per il presidente dunque, infine, riformulare l’appello alla città: «Noi siamo la città ed anche se non tutti, sugli spalti, vorrei vedere tutta Sant’Egidio».