Sanità: attrezzature ferme per i ritardi dell’Asl, la Cisl lancia l’appello al Sindaco - Le Cronache
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Sanità: attrezzature ferme per i ritardi dell’Asl, la Cisl lancia l’appello al Sindaco

Sanità: attrezzature ferme per i ritardi dell’Asl, la Cisl lancia l’appello al Sindaco

Sanità negata, ospedale dimenticato e boicottato. Mentre la Regione chiude le convenzioni con i centri privati per Tac e Risonanze, l’Asl Salerno non avvia il progetto per la fornitura di Tomografi a Risonanza Magnetica ad alto campo anche per il D.E.A. Eboli. L’accordo ha definito tempi e procedure, ma è abbandonato sulle scrivanie dei funzionari Asl. Cento giorni di tempo per accedere al finanziamento e per redigere il progetto, ma all’Asl nulla si è mosso. Il rischio è la predita del finanziamento, ma soprattutto mesi senza che le nuove strumentazioni possano arrivare all’ospedale di Eboli. Stop alle convenzioni, macchinari fermi all’ordinativo per immobilismo di funzionari. «L’appalto dei lavori entro 100 giorni dalla data di aggiudica (18/01/2019) è uno degli elementi vincolanti per la fornitura – scrivono i sindacalisti della CISL, Antonio Ristallo, Emiddio Sparano, Ciro Contrasto -. Nonostante il costante e collaborativo impegno di Direzione Sanitaria e Servizio di Diagnostica per Immagini dell’ospedale, non è stata messa in atto neanche una minima bozza per la realizzazione del progetto. In mancanza di atti concreti, non è possibile ufficializzare l’acquisto e il conseguente parere negativo del fornitore porterebbe alla inevitabile recessione della bozza di accordo». Questa potrebbe essere la sorte del Maria SS Addolorata e per i tanti utenti dell’area. La Cisl chiede chiarimenti, per la seconda volta, dopo il silenzio sulla prima sollecitazione, rispetto all’immobilismo del settore. «Non capiamo le motivazioni per non predisporre gli atti conseguenziali per il buon esito della procedura, chiediamo al commissario la verifica». Accordo firmato a giugno, sollecitazioni a gennaio, da via Nizza silenzio, la Cisl chiede l’intervento del sindaco. «Cariello, responsabile della sanità territoriale, intervenga a tutela dell’ospedale e metta in atto le sue prerogative per verificare e denunciare rallentamenti o tentativi di bloccare i lavori, un duro colpo a riammodernamento e messa in sicurezza delle attività».