Salvatore Milone: L’impresa green, un nuovo orizzonte per il futuro - Le Cronache
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Salvatore Milone: L’impresa green, un nuovo orizzonte per il futuro

Salvatore Milone: L’impresa green, un nuovo orizzonte per il futuro

di Carmine Pecoraro

Salvatore Mirko Milione è un giovanissimo imprenditore salernitano, che nonostante le difficoltà legate alla situazione pandemica per molti settori produttivi, non ha rinunciato a credere nel suo progetto: quello di puntare sul settore ingegneristico eco sostenibile. Un progetto che l’ingegnere Milione ha cominciato ad avviare a soli trent’anni, credendo nelle potenzialità dell’energia rinnovabile e dell’edilizia green, portandolo avanti con determinazione ed impegno, sino a riuscire a realizzare oltre duecento progetti “verdi”. Qual è il suo settore imprenditoriale e i servizi offerti? «Ecs è l’acronimo di “Energia, Consulenza, Sicurezza”. Il nome della società è emblematico, infatti ci occupiamo sia della progettazione e realizzazione di impianti da fonti rinnovabili (in particolar modo impianti fotovoltatici) e di interventi di ristrutturazione green in abitazioni ed aziende, sia dell’attività di formazione e consulenza nell’ambito della sicurezza sui luoghi di lavoro». Da quanto tempo opera in questo settore? «Da oltre 10 anni opero in questo settore nel Sud Italia con all’attivo più di duecento progetti “verdi” realizzati. Con la nostra azienda abbiamo iniziato a realizzare impianti fotovoltaici quando concetti come “green” ed “ecosostenibilità” erano del tutto estranei al sentire comune, imprenditoriale ed istituzionale. Mi rende molto soddisfatto che oggi finalmente non sia più così». Cosa significa essere imprenditori in questo momento storico? «La pandemia che stiamo affrontando ha sottolineato in maniera decisa alcuni limiti della nostra società attuale e messo in luce con grande chiarezza gli obiettivi che il nostro paese ha la necessità di porsi per gli anni avvenire. Sono convinto del fatto che anche la classe imprenditoriale abbia la responsabilità e la possibilità di farsi interprete e promotrice, col proprio lavoro, di questi cambiamenti e del raggiungimento di questi nuovi traguardi. E da questo punto di vista, per quel che riguarda il settore in cui opero, nel prossimo decennio la transizione ecologica ed energetica dovrà avere un ruolo di primo piano, perché è una necessità che non possiamo più permetterci di posticipare». Come lo stato può o potrebbe favorire questo settore? «La previsione degli Ecobonus è stato un importante passo avanti, perché i costi della transizione ecologica non possono essere integralmente scaricati sulle spalle di famiglie e commercianti, e con la previsione di queste misure premiali si permette a chi ad esempio vuole rendere la propria abitazione ecosostenibile di farlo a costi bassi o addirittura nulli. Bisogna continuare su questa strada e con questo metodo, perché sono fermamente convinto che cittadini ed imprenditori vogliano dare il proprio contributo per rendere le nostre città più green, basta solo renderglielo possibile mettendogli a disposizione gli strumenti giusti». Progetti attuali? «Ovviamente portare a termine tutti i lavori che abbiamo in corso, perché la soddisfazione dei nostri clienti è chiaramente il primo obiettivo della nostra società. Attualmente siamo impegnati in circa 10 cantieri Quando una famiglia o il titolare di un’impresa ci affida un intervento nella sua abitazione o nella sua azienda, ci sta affidando un luogo davvero importante per la sua vita, e vogliamo impegnarci affinchè quel luogo si trasformi esattamente nel modo in cui il cliente lo ha immaginato». Progetti futuri? «Continuare ad investire e lavorare nel settore del green e, perché no, magari anche fuori dalla mia regione. Vivo ogni intervento portato a termine con la mia società come un piccolo passo avanti verso il miglioramento dell’ambiente. E, sinceramente, sarebbe molto bello poter leggere tra qualche anno i dati in discesa delle emissioni inquinanti delle nostre città e poter pensare: “Col mio lavoro ho fatto anche io la mia parte».