Salerno, una città continuamente sfregiata - Le Cronache
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Salerno, una città continuamente sfregiata

Salerno, una città continuamente sfregiata

di Monica De Santis

Salerno città turistica, che oltre a monumenti bellissimi, fontane, chiese, palazzi e avori medievali, mette in mostra agli occhi dei visitatori i continui sfregi causati da cittadini poco educati e anche da un’amministrazione comunale che non riesce a curare come si dovrebbe il nostro centro storico, fiore all’occhiello della città. E così ancora una volta, chi ieri mattina è venuto in visita a Salerno ed ha percorso alcune delle stradine del centro storico, si è ritrovato davanti ad uno scenario che di “grande bellezza” non ha proprio nulla.

Partendo da via Porta Rateprandi dove al civico 23, si può ammirare una storica impalcatura arrugginita su cui è stato fatto un balcone abusivo di una casa del civico 28, dall’impalcatura sono più volte caduti pezzi di pali d’acciaio, alcuni finiti anche in strada. La parte di sotto dall’impalcatura come si può vedere anche dalla foto invece è una “moderna discarica a cielo aperto” a servizio di coloro che non hanno proprio voglia di fare la raccolta differenziata.

“Venduta ad un’asta ad un privato è così fatiscente da più di 10 anni e nulla riesce ad incidere per la trasformazione della struttura” Spiega Dario Renda del Comitato Territoriale Salerno Mia, che ancora una volta spiega come queste problematiche sono state più volte segnalate all’amministrazione comunale, ma senza ottenere nessun intervento. Risalento via Porta Raterandi si arriva alle scale della Lama e alla vicina via Tasso, qui si trova un palazzo abbandonato, dove davanti all’ingresso vi sono dei sacchi neri per i rifiuti. Proprio quei sacchi si trovano in quel preciso punto da diverso tempo e nononostante le segnalazioni nessuno ha pensato di toglierli, forse perchè scambiati per opere d’arte. Questo palazzo abbandonato, va detto che è di proprietà dell’ospedale San Leonardo e che i piani superiori sono occupati dagli uffici della Soprintendenza, che stranamente non si è resa conto delle condizioni dello stabile e neanche dei rifiuti messi in bella mostra e mai raccolti. Continuando la passeggiata si incontrano cassonetti per la raccolta differenziata stracolmi di ogni genere di rifiuti,Chiese, come quella dei Santi Crispino e Crispiniano, in via Dei Canali, dove i cumuli di rifiuti a volte diventano talmente alti da superare l’ingresso, bottiglie di vetro rotte ed abbandonate in vicolo Barbuti etc…

“Tutto il centro storico è uno snodo turistico importante, e congiunge i luoghi che dovrebbero essere valorizzati e non sommersi nel degrado. – racconta ancora Dario Renda – Fontana del Vanvitelli, Chiesa di Sant’Andrea de Lavinia, Chiesa di Santa Maria della Lama e si sale per andare ai Giardini della Minerva. Lungo la strada Colonne Romane con Capitelli corinzi ormai rovinate e punti raccolte di immondizia, archi a volta ed edicole voitive, oltre a fregi signorili sparsi qua e là, che resistono in attesa di riscatto. Tutte queste stradine spesso sono percorse da motorini che sfrecciano a tutta velocità, passaggio di tossici o giovane movida (spesso giovanissimi) che aggiunge immondizia, bottiglie di vetro di birre e di superalcolici ed avanzi di cibo consumati sulle panchine che si trovano lungo il percorso. Spesso abbiamo chiesto più controlli e pulizia, ma ad oggi nessuno è mai intervenuto in maniera seria”.