“Salerno una città a misura di donne”, la scommessa di Stefania De Martino - Le Cronache
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“Salerno una città a misura di donne”, la scommessa di Stefania De Martino

“Salerno una città a misura di donne”, la scommessa di Stefania De Martino

di Erika Noschese “Partiamo insieme da oggi e rendiamo questa città migliore: a misura di bambini, di giovani e famiglie. Famiglie composte da nonni, zii e nipoti, da donne che lavorano e conciliano i loro tempi con l’amore; famiglie composte da soggetti fragili ma pieni di risorse che chiedono solo di essere accolti; di giovani che possano scegliere che futuro disegnarsi e di bambini che possano respirare aria di felicità”. Con queste parole l’avvocato Stefania De Martino, esperta in diritto di genere e tutela dei soggetti vulnerabili e da sempre impegnata nella lotta alla violenza sulle donne e la violenza di genere annuncia la sua candidatura al consiglio comunale, nella lista Salerno per i giovani, a sostegno del sindaco uscente Vincenzo Napoli. Avvocato, candidata al consiglio comunale di Salerno a sostegno del sindaco Napoli perché ha scelto di scendere in campo? “Perchè ho tante idee e vorrei concretizzarle. Faccio cose da anni, fuori dalle istituzioni ma mi piacerebbe dare il mio contributo all’interno delle istituzioni per mettermi a servizio della mia città come ho sempre fatto e come continuerò a fare”. Lei è candidata nella lista Salerno per i Giovani. In questi hanno ha sempre combattuto per le donne, contro la violenza… “Sicuramente questa è la mia materia ed è ciò che porterò avanti. Mi piace pensare ad un osservatorio sulla violenza proprio all’interno del Comune di Salerno, mi piacerebbe mettere in rete tante associazioni che si occupano di questa materia ma soprattutto mi piacerebbe puntare l’attenzione sulla prevenzione, come si può fare e cosa si deve fare. La prevenzione, secondo me, si fa nelle scuole ma soprattutto con le pari opportunità, dando alle donne tutti gli strumenti per scegliere l’uomo con cui stare e non essere costrette a vivere una relazione che non vogliono. Parlo di conciliazione, lavoro per le donne, aiuto per le giovani mamme; il Comune deve renderle accessibili a tutte, a livello economico”. Le associazioni possono poco senza il sostegno delle istituzioni. Secondo lei cosa dovrebbe fare il Comune per aiutare le donne e le associazioni? “Bisognerebbe cercare una sede a disposizione di tutte le associazioni per permettere loro di gestirla e servirsene. Questo sarebbe un primo passo ma occorre un elenco comunale di tutte le associazioni che si occupano di diritti di genere, pari opportunità, giovani e giovani donne. Parliamo di associazioni di volontariato che fanno tantissimo sul territorio e con un elenco comunale si potrebbero mettere in rete per creare progetti, anche attraverso i fondi regionali e comunali”. In caso di vittoria, quale sarà il suo primo atto? “Voglio conoscere le donne del Cug, capire come funziona qui in città il Cug e creare rete con le altre istituzioni per impegnarmi sul lavoro delle donne e sulla qualità; mi interfaccerei con la consigliera di parità, con i vari Cug e poi penserei ad un centro anti violenza”. Non solo donne ma un programma elettorale elaborato. Quali sono i punti principali? “Mi piacerebbe una città orgogliosa del suo terzo settore che a Salerno ha funzionato sempre benissimo, sia prima di questa consiliatura e ora; una buona prassi da esportare in tutta Italia. Per terzo settore intendo le fasce deboli, un welfare che possa essere da traino all’intera città perché quando le fasce deboli, i giovani, gli anziani hanno una città su cui affacciarsi che funziona tutto funzionerà meglio. Ci sono tante cose da fare, a partire da un turismo solidale. Sono state iniziate tante cose che devono essere capitalizzate e portate avanti. Io ho 50 anni e la mia città quando non funzionava me la ricordo, ora va ripresa per far sì che possa diventare una città giovane e davvero europea”.