Salerno, si lavora al rimpasto in Giunta - Le Cronache
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Salerno, si lavora al rimpasto in Giunta

Salerno, si lavora al rimpasto in Giunta

di Erika Noschese

Mentre maggioranza e opposizione sparano, a fuoco incrociato, contro l’assessore all’Ambiente Massimiliano Natella l’ipotesi di un rimpasto in giunta diventa sempre più concreta e a breve scadenza. Dario Loffredo, Antonio Fiore, Fabio Polverino sono solo alcuni dei nomi che ormai da tempo rivendicano un posto in giunto ma nel frattempo i socialisti marcano il territorio e corrono ai ripari e chiedono alla maggioranza Napoli un incontro formale dell’intero gruppo di maggioranza. “Sulla questione del verde pubblico è necessario avviare una chiarificazione all’interno della maggioranza – si legge nella missiva inviata al primo cittadino dal capogruppo del Psi – nell’interesse della città e dell’intera Amministrazione comunale”. E mentre si attende la convocazione Napoli sembra già pensare alle prossime pedine da muovere sulla scacchiera di un’amministrazione che fatica a mostrarsi valida agli occhi della cittadinanza. Bersaglio facile, in questo momento, è l’assessore alla Sicurezza e alla Trasparenza Claudio Tringali che potrebbe presto essere sostituito. Ben informati sostengono infatti che l’ex magistrato stia assumendo sempre di più un ruolo di spicco mettendo alle strette lo stesso sindaco che si ritrova a fare i conti con accuse, polemiche e iniziative personali che contrastano con l’azione amministrativa. Nonostante l’arringa difensiva in consiglio comunale, Napoli non può non tener conto della richiesta dell’opposizione che presenterà una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore Natella. Una scelta finalizzata non tanto a colpire il socialista quanto a mettere alle strette Popolari e Moderati che prima attaccano l’assessore alle Politiche Ambientali, poi provano a mettere a tacere le polemiche e, infine, insorge la consigliera Barbara Figliolia. Mozione che, ovviamente, non troverà seguito perché quello dei Popolari e Moderati resta un caso isolato di maggioranza contro un membro della giunta. Ma se così non fosse, resterebbe vuoto l’assessorato. Napoli – secondo i ben informati – avrebbe più volte pensato a far rientrare in giunta Mimmo De Maio. I socialisti, infatti, sono stati penalizzati dall’inchiesta delle cooperative sociali: concedere un assessorato ai Progressisti significava far entrare in consiglio Alessandra Francesca, ulteriormente penalizzata da quanto accaduto il giorno del voto quando sono stati diffusi messaggi vocali nei quali ai dipendenti veniva intimato di votare per la moglie. Dal rimpasto resterebbero comunque fuori Polverino e Caramanno che dovranno accontentarsi del consiglio comunale. A Fiore potrebbe andare la delega allo Sport, richiesta invece da Rocco Galdi ma – a quanto pare – per lui non c’è posto in giunta mentre si cerca di capire dove piazzare l’attuale presidente del Consiglio che potrebbe essere sostituito proprio da De Maio, accontentando così i Progressisti. Nel mirino delle polemiche anche Paola De Roberto, assessore alle Politiche Sociali che, ancora oggi, fa i conti con il suo predecessore Nino Savastano, oggi agli arresti domiciliari dopo lo scandalo delle coop. Napoli la vorrebbe più attiva, presente ma la vicenda buoni spesa sembra averla non poco penalizzata anche se, per il momento, non è tra gli assessori prossimi all’addio. La situazione a Palazzo di Città sembra tesa anche perché bisogna fare i conti con le Politiche e con il bagaglio di voti che ciascun assessore potrebbe muovere per favorire il Pd e la candidatura di Piero De Luca ragion per cui ogni mossa sembra essere ben ragionata anche grazie all’intervento di De Luca padre che non molla Salerno e, verosimilmente, prepara il terreno prima di giocarsi nuovamente una candidatura a sindaco con la fine del mandato di Enzo Napoli o di un suo fedelissimo che, proprio come l’attuale sindaco, non esita a rispondere agli ordini dall’alto.