Salernitana, slitta ancora il summit: si attende Simone Inzaghi - Le Cronache
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Salernitana, slitta ancora il summit: si attende Simone Inzaghi

Salernitana, slitta ancora il summit: si attende Simone Inzaghi

di Marco De Martino

SALERNO. Nulla di fatto. Nemmeno ieri sera c’è stato il summit tanto atteso tra Lotito, Mezzaroma e Fabiani per delineare le strategie future della Salernitana. Per la verità le idee della triade societaria granata sono già abbastanza chiare. Innanzitutto riguardo a Menichini. Il tecnico di Ponsacco, che si sta godendo le vacanze in compagnia della propria famiglia, non sarà riconfermato alla guida della Salernitana. I motivi sono ormai arcinoti e resterà solo da sistemare l’aspetto contrattuale che vincola anche per la prossima stagione agonistica Menichini ai granata. Che sia di comune accordo o unilaterale, il divorzio è ormai certo. La sensazione, però, è che Lotito, Mezzaroma e Fabiani stiano anche aspettando la risposta del prescelto per la successione, ovvero Simone Inzaghi. Come anticipato già nei giorni scorsi, il giovane allenatore piacentino, pur non avendo alcuna esperienza in un campionato professionistico, è ritenuto pronto dalla dirigenza biancoceleste dopo il grandissimo exploit alla guida della Lazio Primavera. Questa sera il fratello minore di SuperPippo Inzaghi si giocherà, contro il Torino, il titolo di campione d’Italia. Dopo questa gara il tecnico scioglierà le riserve avallando o meno la scelta del proprio massimo dirigente. Lotito avrebbe voluto portarlo a Salerno già un paio di anni fa, salvo poi essere costretto a fare dietrofront dopo le titubanze del suo giovane pupillo che all’epoca era appena entrato nei quadri tecnici del settore giovanile biancoceleste allenando gli Allievi. Ora però, con qualche anno di esperienza in più (seppur sempre di calcio giovanile), Inzaghi potrebbe sentirsi pronto per spiccare il volo. Con Inzaghi in panchina, Lotito non avrebbe problemi ad innestare a Salerno i tanti giovani laziali che intende far maturare nel campionato cadetto per poi riportare alla casa madre Lazio. Strakosha tra i pali, Filippini e Pollace in difesa, Pace e Crecco a centrocampo, Oikonomidis, Minala e Tounkara per l’attacco sono molto di più che semplici idee. Tutti calciatori, quelli appena citati, che potrebbero essere inseriti fuori lista con lo status di under e rappresentare il valore aggiunto da una rosa che già si presenta competitiva con le conferme (almeno una decina) ed i nuovi acquisti. Per l’attacco, oltre alle suggestioni rappresentate da nomi importanti quali Ardemagni, Cacia, Granoche e Vantaggiato, la Salernitana sta lavorando da tempo per acquistare Eusepi dal Benevento. I rapporti tra Lotito e Vigorito sono ottimi ed il proprietario della società sannita non farebbe problemi al trasferimento del suo bomber alla Salernitana. Sempre da Benevento dovrebbe arrivare Mazzeo, mentre da Lanciano danno come concreto l’interessamento per l’attaccante, cresciuto nelle giovanili della Salernitana Sport, Antonio Piccolo. Per quanto concerne i rinnovi, si aspetta di conoscere il nome del nuovo allenatore per cominciare a mettere nero su bianco. A prescindere da tutto, sia Tuia che Franco dovrebbero avere il prolungamento (biennale con opzione per il terzo anno) in tasca. Più complesse le situazioni di Bovo, Favasuli, Pestrin e Gori. Quest’ultimo, dopo il rischio concreto di una squalifica maggiore rispetto al previsto, potrebbe essere congelato o addirittura saltare. Il primo acquisto della Salernitana è quello di Ivan Castiglia. Il centrocampista, rientrato trionfalmente dal prestito di Como, partirà per il ritiro con la Salernitana. Salvo una cessione immediata. Per lui infatti già sono arrivate le prime richieste. Oltre a quella prevedibile del Como, è arrivata quella dell’Avellino dal momento che il neo tecnico irpino Tesser stravede per lui. Per Gabionetta possibile la rescissione con il Parma.