Com’è strano il calcio. Un girone fa la Salernitana, in grande risalita, affrontava piena di entusiasmo l’Aprilia capolista infliggendole il primo stop in stagione. Oggi la compagine granata, a cui i pontini hanno passato da tempo il testimone di prima della classe, si presenta al Ricci con il morale sotto i tacchi. Euforici da inseguitori, depressi da primi della classe: sì, è davvero strano il calcio. O meglio lo è l’ambiente granata, capace di esaltarsi e di buttarsi giù nel giro di un mese, più o meno da quando la Salernitana non esce dal terreno di gioco con i tre punti in saccoccia. Quattro partite in cui gli uomini di Perrone hanno racimolato la miseria di tre punti. Ruolino che, insieme al gran momento del Pontedera, ha messo a serio rischio il primato. Per carità, la seconda piazza garantirebbe comunque la promozione. Lotito però vuole a tutti i costi la vittoria del campionato. E si sa che quando il patron si mette in testa una cosa la ottiene. Così come per la vicenda Volpe. La sòla che il sindaco De Luca ha tirato in ballo con il sorriso sulle labbra lascia comunque pensare che, alla base del malumore mostrato da Lotito nelle ultime dichiarazioni ma anche durante le recenti visite all’Arechi, ci sia dell’altro. Tornando al calcio giocato, oggi Perrone tornerà al modulo con il rifinitore. Rispolverato Mounard nella posizione di trequartista alle spalle della coppia d’attacco Guazzo-Ginestra, sarà Chirieletti a sopperire all’assenza per squalifica di Piva sull’out mancino di difesa. A centrocampo tornerà capitan Montervino, chiamato ad una risposta personale al periodo nero seguito ai fatti di Aversa. L’ex napoletano tornerà a formare il trio mediano con Perpetuini e Mancini. Un undici collaudato che dovrà reagire al momento di appannamento che l’ha portato a perdere ben 7 punti di vantaggio sul Pontedera nelle ultime sette giornate. Infine, occhio all’aspetto ambientale. Ad Aprilia la tifoseria locale si farà sentire, da Salerno arriveranno 800 tifosi. La speranza è che tutto vada liscio, anche perchè la spada di Damocle dell’Osservatorio è sempre pronta a colpire la Salernitana.
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