Salernitana, finalmente si gioca - Le Cronache
Primo piano

Salernitana, finalmente si gioca

 Finalmente si ritorna in campo. In una settimana monopolizzata dalla vicenda Montervino e nella quale non si è parlato quasi per niente di calcio giocato, la Salernitana scende in campo nell’ultimo derby stagionale all’Arechi contro l’Arzanese. Una partita che, in una situazione normale, non avrebbe inpensierito più di tanto i granata. Ed invece, nonostante il saldissimo primato e la serie di record collezionati, la squadra granata arriva alla sfida odierna poco serena. Perrone alla vigilia ha richiamato tutti alla massima attenzione, anche perchè la compagine napoletana del tecnico Rogazzo è una delle più in forma del momento. Il punto debole dell’Arzanese potrebbe però essere rappresentato dalla presenza tra i pali del  portiere classe ‘94 Moggio che dovrà rimpiazzare l’infortunato Fiory e lo squalificato Aprea proprio nella trasferta e nello stadio più difficile del girone. Intanto Perrone ha già deciso di confermare sia il modulo che gli uomini scesi in campo nelle ultime due settimane, fatta eccezione naturalmente per gli squalificati Rinaldi e Montervino. Al loro posto, come ampiamente previsto, scenderanno in campo Tuia e Zampa che sono molto più che semplici rimpiazzi. I due giovani talenti di proprietà della Lazio hanno la grande opportunità di entrare in pianta stabile nell’undici base e non uscirne più. Chi ha ormai saldamente sulle spalle la casacca da titolare è David Mounard che anche questo pomeriggio giostrerà alle spalle del tandem offensivo Ginestra-Guazzo. Il francese è ancora a caccia del primo centro stagionale in campionato. Ennesimo inizio in panchina per Gustavo. Il brasiliano si accomoderà ancora una volta in panchina e sarà la prima alternativa ai titolari. Infine una nota sulla tifoseria. Dall’Osservatorio non giungono segnali incoraggianti, tanto che già la trasferta di Foligno potrebbe essere vietata ai salernitani. Quello che è certo è che a Roma non aspettano altro che un’altra mossa sbagliata per calare, per l’ennesima volta, la mannaia.