Salernitana, Castori si gioca la carta Ribery - Le Cronache
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Salernitana, Castori si gioca la carta Ribery

Salernitana, Castori si gioca la carta Ribery

di Marco De Martino

SALERNO – Ritrovare il coraggio per esorcizzare la Dea. I padri fondatori della Salernitana, il 19 giugno 1919, scelsero la locuzione latina “Macte animo”, come motto ufficiale del club. Traducendo, appunto, “Coraggio”. Quello che è assolutamente mancato alla squadra di Fabrizio Castori nelle ultime due giornate in cui è incappata in un doppio 4-0 contro Roma e Torino, cancellando tutto l’entusiasmo generato dalla storica promozione di qualche mese fa. E questa sera la Salernitana ed, in primis, Fabrizio Castori faranno bene a ritrovare il coraggio in un match sulla carta dal pronostico chiuso. All’Arechi arriva l’Atalanta dei miracoli, la squadra che in queste ultime tre stagioni gioca il miglior calcio in Italia e che è stata capace di mettere in serissima difficoltà formazioni mostruose del calibro di Manchester City e Paris Saint Germain in Champions League. Il coraggio ci vorrà nell’affrontare a viso aperto la compagine orobica, senza più chiudersi in trincea per cercare di strappare, nella migliore delle ipotesi, il punticino. Con questo atteggiamento, finora, sono arrivate tre sconfitte in tre partite. A questo punto, perso per perso, meglio giocarsela e vedere che succede. Fabrizio Castori dovrà necessariamente cambiare qualcosa, se non nell’assetto tattico, nell’impostazione della gara. Ci vorrà una Salernitana aggressiva, affamata, propositiva, per sperare di far male ad un avversario con pochissimi punti deboli e che verrà all’Arechi per ritrovare il successo che manca dalla prima giornata. La carta che Castori si giocherà sarà, quasi certamente, il jolly Franck Ribery. Pur non essendo ancora al top della condizione, la presenza del fuoriclasse transalpino diventa imprescindibile in una situazione divenuta già delicatissima. I prossimi 180’ interni, contro Atalanta e Verona, potrebbero segnare la sorte di Castori e così il tecnico è pronto a lanciare sin dal 1’ l’asso appena giunto in granata. Ribery dovrebbe fungere da collegamento tra il centrocampo e l’attacco, quasi certamente in posizione di seconda punta alle spalle di un solo attaccante di ruolo. Ma, al di là di chi scenderà in campo, conterà tantissimo l’atteggiamento tattico e mentale. L’Atalanta fa possesso dal basso e quando perde palla in uscita spesso subisce gol. La pressione alta dovrà essere una delle armi della Salernitana che, comunque, dovrà cercare di evitare i black out difensivi delle prime tre giornate costati gol e punti. Realisticamente fare punti stasera sarà un’impresa titanica ma, almeno, sarà importante dare segni di vita. Perdere si può, essere sistematicamente umiliati no. Ed allora macte animo Salernitana, sii finalmente coraggiosa.