COSENZA – Un altro passo importante nel percorso di crescita. Volendo citare Ventura così può essere sintetizzata la vittoria di Cosenza. Invece, vale molto di più. Anche più dei tre punti che portano i granata in vetta a punteggio pieno dopo due giornate. È un successo che ha interrotto una striscia horror in trasferta (nove ko di fila), che regala convinzione alla squadra e soprattutto entusiasmo a tutto l’ambiente. La strada è lunga, certo, ma sembra davvero essere quella giusta. Anche perché la squadra granata a Cosenza ha vinto meritatamente. Ha concesso l’inevitabile ai padroni di casa ma ha colpito con il giusto cinismo, crescendo alla distanza. Nel primo tempo, con la sola novità Djuric al posto di Giannetti nell’undici titolare, la Salernitana, va detto, non è riuscita sempre a imporre il proprio gioco. Qualche errore di troppo in fase d’impostazione ha frenato la manovra della squadra di Ventura che non sempre è riuscita a trovare la giusta profondità. Buono l’approccio dal punto di vista della concentrazione e dell’agonismo, un po’ meno dal punto di vista tecnico, con diversi errori di misura. Infatti, nei primi 45 minuti dalle parti di Perina la Salernitana non si è vista praticamente mai. Di Tacchio si è visto soprattutto in copertura mentre Kiyine raramente è riuscito ad accendersi. Neppure il Cosenza ha fatto molto, rendendosi pericoloso su due calci piazzati, ma soprattutto al 27’ quando dopo una disattenzione di Kiyine in fase di copertura Carretta ha pescata Pierini in area su cui Micai è stato bravo a salvare in angolo. Superato indenne il primo tempo, a inizio ripresa è stata la magia di Cicerelli a spezzare l’equilibrio. Slalom, dribbling e servizio perfetto in verticale per Firenze che tutto solo con freddezza ha superato Perina. Quella stessa freddezza che è mancata invece a Jallow dopo pochi minuti, quando dopo un errore in disimpegno di Idda, ha avuto la palla del comodo 2-0, facendosi però respingere il tiro dal portiere cosentino. Il gol sbagliato ha lasciato la gara apertissima fino all’ultimo. La Salernitana ha continuato a giocare anche bene, alternando la manovra corta ai lanci in profondità per sfruttare la velocità di Jallow in campo aperto. Poi c’è stato anche quel pizzico di fortuna, spesso mancata negli anni scorsi, quando il Cosenza nella stessa azione prima con Bruccini e poi con Carretta ha colpito una doppia traversa. Per mettersi alle spalle il passato anche questo serve. Lo sa bene Ventura e anche se sono trascorsi solo due turni, com’è bello stare lassù.
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