Non solo c’era chi scavalcava le liste di attesa ma anche chi riusciva ad essere sottoposto ad intervento chirurgico senza neppure comparire nell’elenco degli interventi da effettuarsi secondo una scaletta di priorità. Nuova ed ennesima tegola che si abbatte sull’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” dove è in corso un vero è proprio risanamento ambientale, così come ha affermato il procuratore Corrado Lembo. Ultima denuncia, dolo in oprdine di tempo riguarda il reparto di Ortopedia dove un professore dell’azienda avrebbe operato un paziente non in lista d’attesa. Destinatario del provvedimento sarebbe il direttore dell’Unità di Ortopedia universitaria Nicola Maffulli. A segnalare la cosa sarebbe stato lo stesso Commissario straordinario del nosocomio Nicola Cantone che si sarebbe rivolto ai carabinieri del Nas, guidati dal capitano Gianfranco Di Sario, e alla Procura di Salerno per evidenziare l’anomalia. Un’anomalia che al camice bianco potrebbe costare la la direzione dell’Unità. In attesa di essere ascoltato dai vertici aziendali, Maffulli rischia provvedimenti anche e soprattutto dai referenti dell’Ateneo, suoi diretti responsabili. Il rettore Aurelio Tommasetti ha già ricevuto una dettagliata lettera dai vertici dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona e già nelle prossime ore potrebbero arrivare le prime decisioni in merito. A segnalare l’intervento ad un paziente non in lista da parte di Maffulli, sarebbe strato un medico specialista che avrebbe assistito all’anomalia. Intanto gli uomini del Nas stanno visionando in queste ore tutta la documentazione acquisita, nei giorni scorsi, presso il reparto di ginecologia. Sotto esame, l’intera organizzazione dell’unità operativa ed in particolare le consulenze effettuate da parte di medici esterni alla struttura. Sull’inchiesta aperta dalla procura a seguito del decesso di una commerciante della Costiera vige il massimo riserbo. Il pubblico ministero Guarino vuole vederci chiaro e definire tutti gli aspetti, non solo inerenti alla morte della 52enne di Atrani ma anche su eventuali anomalie che si verificano in ginecologia come in tutta la struttura ospedaliera. p.f.
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