Rosario Pantalena: “Abbiamo dovuto vietare gli incontri con le famiglie per tutelare i nostri ospiti” - Le Cronache
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Rosario Pantalena: “Abbiamo dovuto vietare gli incontri con le famiglie per tutelare i nostri ospiti”

Rosario Pantalena: “Abbiamo dovuto vietare gli incontri con le famiglie per tutelare i nostri ospiti”

di Monica De Santis

Rosario Pantalena è uno dei due direttori della Rsa Valle D’Argento di Giffoni Valle Piana. La struttura, che oggi conta 31 ospiti, ha ricevuto nella giornata di ieri una torta in dono da parte della maestra Vincenza De Donato, nota per essere la maestra che insegna la gentilezza ai suoi allievi. Un gesto, questo, che è stato molto apprezzato dagli anziani ospiti, come racconta il direttore della struttura… “I nostri ospiti sono per la maggior parte anziani con problemi di mobilità oppure soffrono di demenza o altre patologie, hanno tutti una famiglia, ma come comprensibile vengono da un anno non facile. Per salvaguardare la loro salute abbiamo dovuto sospendere le visite. Solo da un mese abbiamo allestito una stanza con un vetro e diamo il permesso ai familiari di poterli venire a trovare, ma ovviamente si possono parlare solo attraverso un vetro. Per questo il ricevere oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) questa torta è stato per loro un po’ come una di quelle feste che prima organizzavamo”. Come avete affrontato l’emergenza pandemica? “Come ho detto, dal primo momento abbiamo chiesto ai familiari di non venir più a trovare i loro cari. Abbiamo limitato le uscire e gli ingressi anche di tutto il personale per evitare possibili contagi. Non è stato sempre facile, soprattutto all’inizio, ma non siamo mai stati soli, abbiamo avuto l’aiuto dell’Asl, dei Nas e anche dell’amministrazione comunale”. Avete mai registrato casi di covid all’interno della vostra struttura? “Solo una volta. Anche se in realtà la persona risultata positiva non era ancora una nostra paziente. Mi spiego, dall’ospedale avevano disposto il trasferimento di un’anziana presso la nostra struttura. Questa signora era stata sottoposta a tampone due giorni prima, ed era risultata negativa. Quando è arrivata da noi, prima di farla accedere alla struttura l’abbiamo sottoposta nuovamente a tampone e temporaneamente in attesa di risultato, fatta alloggiare presso una stanza isolata. Il giorno dopo il suo tampone è risultato positivo e ovviamente abbiamo provveduto al suo traferimento e alla sanificazione della stanza”. Quindi avete effettuato tamponi a tutti gli ospiti nuovi che arrivavano nella struttura? “Non solo a loro, anche a chi era già ospite e a tutto il personale. Prima facevamo tamponi ogni 10 giorni, adesso ogn 15 giorni”. Gli ospiti sono stati vaccinati? “Certamente, tutti sono stati vaccinati così come anche il nostro personale. Nonostante questo continuiamo a tenere un livello di attenzione molto alto. Non possiamo permetterci nessun tipo di errore”. Il momento più difficile? “Le prime settimane, quando mancavano i dispositivi di sicurezza per personale ed ospiti. Quando non si sapeva neanche bene come questo virus si diffondeva”. Come avete sopperito alla mancanza di contatto con i familiari? “Abbiamo cercato di stare vicino ad ognuno di loro il più possibile. Non potendo far accedere nessuno all’interno della struttura abbiamo organizzato per loro delle piccole feste, delle serate di giochi. Insomma abbiamo cercato di fare tutto il possibile per far sentire loro il meno possibile la mancanza dei loro cari. Ma non potevamo fare diversamente e fortunatamente tutte le nostre precauzioni ad oggi ci hanno premiato, hanno premiato i nostri ospiti che fortunatamente non si sono mai ammalati e speriamo che continui sempre così”.