Ritorno a scuola, parla il sindaco di Cava: «Garantiremo le migliori condizioni di sicurezza» - Le Cronache
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Ritorno a scuola, parla il sindaco di Cava: «Garantiremo le migliori condizioni di sicurezza»

Ritorno a scuola, parla il sindaco di Cava: «Garantiremo le migliori condizioni di sicurezza»

Dobbiamo concentrarci sulla riapertura delle scuole. Mancano ormai poche settimane e rimangano molti dubbi. A partire dal piano nazionale di distribuzione dei nuovi banchi, alle modalità di rispetto delle distanze tra i ragazzi, alla individuazione degli spazi necessari». Sono le parole, affidate ai social, del sindaco di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli. «Daremo tutta la collaborazione possibile al mondo delle scuola cavese per garantire le migliori condizioni di sicurezza. Non ci faremo distrarre», conclude il primo cittadino, ponendo l’attenzione sui principali problemi relativi al ritorno a scuola: l’aumento dei contagi da Covid-19 e il cosiddetto riparto delle contingenze, per il quale mancano ancora le procedure, gli spazi per garantire il distanziamento sociale, ma anche la carenze di organico, soprattutto per gli studenti con disabilità. Secondo quanto prevede il calendario scolastico 2020/21, 14 settembre la maggior parte delle scuole italiani riapriranno i battenti ma il giorno 18 dovranno già richiudere per consentire lo svolgimento delle elezioni. Nelle scuole sedi di seggio, le attività didattiche riprenderanno non prima di mercoledì 23. A nulla sono valsi gli appelli e le proteste degli italiani che da mesi chiedono che i seggi elettorali vengano allestiti fuori dalle scuole in modo da evitare una interruzione delle lezioni subito dopo la ripresa delle lezioni. Nel frattempo la task force lavora a protocolli specifici sull’iter da seguire in caso di persona sintomatica o positiva al Covid. Il presidente dell’Anp (Associazione nazionale presidi) Antonello Giannelli si è espresso così: Se ci sarà un caso positivo all’interno di unascuola bisognerà valutare la chiusura dell’istituto solo di concerto con l’autorità sanitaria, cioè laAsl, e dopo avere valutato le circostanze.Non ci possono essere regole generali né ci si può affidare esclusivamente a parametri numerici»