È ancora polemica sui lavori di rimozione dell’amianto dall’ex tabacchificio Ati di via Italia a Pontecagnano Faiano. Ad intervenire, stavolta, è il comitato cittadino dell’Udc (di cui fa parte l’ex sindaco Ernesto Sica) che chiede la “sospensione a titolo precauzionale dei lavori”, che in nella prima fase – partita nella giornata di oggi – prevedono l’incapsulamento dell’amianto. Nella nota l’Udc di Pontecagnano facendosi portavoce dei cittadini, preoccupati per la propria salute e per quella dei propri familiari, chiede una sospensione a titolo precauzionale dei lavori medesimi affinchè, gli enti preposti, insieme alle imprese esecutrici dei lavori, rendano note, nella maniera chiara e corretta, tutte le misure di prevenzione e protezione, che adottano e che intendono adottare per la tutela della salute dei cittadini, compreso le azioni da intraprendere in caso di sinistro e/o imprevedibile che possa minare la salute dei cittadini e degli adetti ai lavori. “L’udc pone l’attenzione, dopo e durante le operazioni lavorative, sul costante monitoraggio delle eventuali e probabili emissioni in atmosfera e sul suolo, di materiali contaminati e contaminanti, pericolosissimi per la salute degli esseri viventi i cui effetti nefasti sulla salute, non sono immediati. Si sottolinea che l’intervento di rimozione dell’amianto è indispendabile per la città che si libera di un potenziale rischio ambientale, ma, considerato che gli immobili oggetto di intervento insistono in zona antropizzata e con diverse attività commerciali, abitazioni, scuole, luoghi di ritrovo, sarebbe stato opportuno pianificarli (magarri anni fa) in una stagione climatica che, seppur con l’applicazione delle richieste misure precauzionali tipiche di un attacco militare di tipo chimico/batteriologico, avrebbe arrecato un disagio sostenibile. I cittadini – concludono – chiedono lagaranzia che le operazioni necessarie e doverose di rimozione dell’amianto siano svolte in maniera tale da non aumentare il carico di inquinanti”.
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