- Buccino si veste di Cinema e illumina così anche la notte di San LorenzoPubblicato 3 ore fa
- “Volete morire insieme? E’ il momento” Coppia omosessuale aggredita in cittàPubblicato 7 ore fa
- Sorgente del Formola, “ci auguriamo che sia superato rischio di costruzioni”Pubblicato 1 giorno fa
- Azione-Italia Viva un’unica linea “renew europe”: nasce così il terzo polo per il votoPubblicato 1 giorno fa
- Il salernitano Enzo Maraio verso candidatura in Emilia RomagnaPubblicato 2 giorni fa
- Aumento refezione scolastica, “scelta assurda da parte dell’amministrazione”Pubblicato 2 giorni fa
- Ciambriello: “Fuorni primo carcere in Campania per Covid”Pubblicato 2 giorni fa
- Agropoli, consiglio comunale fiume: sette ore di dibattimento. Ritirati due punti dell’odgPubblicato 2 giorni fa
- Accelera la crescita dei prezzi del carrello della spesaPubblicato 3 giorni fa
- Grimaldi: Superbonus 110%, Nuovo governo deve convocare un tavoloPubblicato 4 giorni fa
Ricoverato per un dolore al petto spira dopo aver contratto il covid

di Pina Ferro
Ricoverato in cardiologia a seguito di un dolore al petto, muore due giorni dopo il ricovero, pare, a causa delle complicanze determinate dal Covid che il paziente ha contratto in ospedale. Sarà ora la magistratura a fare chiarezza sulle cause del decesso di M.D. 74 anni, residente a Salerno, a pochi passi da centro cittadino. A rivolgersi alla magistratura è stato il figlio dell’uomo che nella giornata di martedì ha presentato, attraverso il legale Aiello, una denuncia alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Salerno. Ieri, il sostituto Procuratore Fittipaldi ha disposto il sequestro della salma e della cartella clinica e nelle prossime ore dovrebbe incaricare il medico legale di eseguire l’esame autoptico. Il ricovero dell’uomo al “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” era avvenuto lo scorso due gennaio, quando, a seguito di un forte dolore al petto, i familiari avevano consigliato all’uomo, considerate le pregresse problematiche cardiache (applicazione di bypass), di recarsi al pronto soccorso per un controllo. Giunto in ospedale, il 74enne viene sottoposto al percorso anticovid, ovvero viene sottoposto agli accertamenti di rito e, ad un tampone che attesta la non positività dell’uomo al coronavirus. A questo punto, il paziente viene ricoverato e trasferito presso il reparto di Cardiologia per essere sottoposto agli accertamenti clinici e diagnostici tesi ad appurare l’origine del dolore al petto. Da quel momento, i familiari non hanno visto più il congiunto a causa dell’emergenza sanitaria in atto. Ricevevano notizie sullo stato di salute dai medici. “A seguito del ricovero – si legge nella denuncia presentata dai familiari – le condizioni cliniche si sono palesate sempre stabili e non meritevoli di preoccupazioni da parte dei familiari”. Due giorni dopo il ricovero, ovvero, il 4 gennaio i familiari di M.D. sono stati contattati dal personale del reparto riferendo loro che lo stesso “improvvisamente aveva avuto un aggravamento delle proprie condizioni generali. Di li a poco viene comunicato dapprima alla moglie e successivamente al figlio che il paziente era deceduto”. “Nell’occasione – si precisa nella denuncia presentata alla magistratura – il personale sanitario del reparto di cardiologia precisava che le cause del decesso erano da ascrivere al contagio da virus Covid 19, molto probabilmente contratto nel periodo di degenza presso l’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno”. Resta il fatto che all’ingresso del paziente in pronto soccorso il tampone a cui era stato sottomesso aveva dato esito negativo. Sarà ora l’esame autoptico a fare piena luce sulle cause del decesso. Non è da escludere che il Covid abbia peggiorato le già precarie condizioni di salute del paziente.