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Resta aperto l’ospedale di Scafati, presidi a Cava, Oliveto Citra e Ravello
L’ospedale di Scafati resterà aperto. Saranno riattivati i presidi di pronto soccorso a Cava de’ Tirreni, Oliveto Citra e Scafati. Mentre sarà istituito un pronto soccorso a Roccadaspide e sarà tenuto in vita quello di Castiglione di Ravello che è stato annesso, per la gestione medica e amministrativa, all’ospedale Ruggi di Salerno. Sono questi alcuni dei punti del piano di riorganizzazione sanitaria in Campania varato dalla Regione.I tempi di attuazione dipendono, come ha spiegato Mario Morlacco, subcommissario alla sanità, da motivo tecnici. «Il provvedimento è stato messo a sistemata lo scorso 24 febbraio – ha spiegato – e l’abbiamo inviato al ministero della salute». Nel 2009, il deficit sanitario ammontava a 853 milioni di euro con il bilancio in passivo. Già nel 2013, il bilancio della sanità ha fatto registrare un attivo di 6,1 milioni di euro e il pre consuntivo del 2014 fa registrare un arrivo di 230 milioni da usare per investimenti in tecnologie e potenziamento dei servizi.
«Una vittoria della gente umile ed indifesa delle zone interne dopo uno scellerato decreto 49 del 2010». Lo ha detto Mino Pignata, sindaco di Oliveto Citra, commentando il riordino del piano ospedaliero della Regione Campania. «Si cancella una disposizione ingiusta che danneggiava i territori – ha aggiunto Girolamo Auricchio, sindaco di Roccadaspide – ringrazio, a nome dei cittadini e dei comitati il presidente Caldoro».