Raccolta firme nei negozi della città per non spostare gli eventi nella nuova piazza - Le Cronache
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Raccolta firme nei negozi della città per non spostare gli eventi nella nuova piazza

Raccolta firme nei negozi della città per non spostare gli eventi nella nuova piazza

di Monica De Santis

Una raccolta firme porta a porta, o meglio negozio a negozio, che parte dal centro storico ed arriva fino alla zona orientale. E’ questo quello che hanno annunciato ieri, Vincenzo Penna e Donato Giudice, rispettivamente presidente e vice presidente dell’Aisp, l’associazione di commercianti salernitana. Una raccolta firme voluta dopo il susseguirsi di polemiche e “discussioni in merito ad un evento recentemente accaduto, ovvero l’inaugurazione di Piazza della Libertà, che dovrebbe andare ad essere un altro punto focale della città, abbiamo deciso di mettere nero su bianco – dicono – quelle che sono le nostre proposte in merito a questa situazione, per salvaguardare il nostro commercio”. Di la decisione, come detto di dare il via ad una raccolta firme, girando ogni singolo negozio ed attività della città. “Pretendiamo di essere rassicurati dall’amministrazione comunale di avere voce in capitolo e di ricevere risposta prima della fine delle elezioni e delle votazioni finali” dicono ancora Penna e Giudice che poi illustrano le loro tre principali proposte. Si va dal Concerto di Capodanno, dove il presidente e vice presidente dell’Aisp, precisano che “Essendo pienamente coscienti delle intenzioni riservate su Piazza della Libertà, vogliamo prevenire qualsiasi spiacevole accadimento futuro chiedendo in primis che il concerto di Capodanno non venga assolutamente spostato dell’originaria Piazza Amendola”. Per Penna e Giudice, dell’Aisp, l’indotto che si favorisce nel commercio salernitano di tutto il centro storico la sera del 31 ficembre, con la presenza di strada di numerose famiglie e ragazzi, “soprattutto dopo 18 mesi di chiusure ed incertezze costanti, non può e non deve essere sottratto per nessun motivo, anche se questo fosse Piazza della Libertà. Le nostre tradizioni e ciò che ne conviene non devono assolutamente essere toccate né tantomeno cancellate; utilizzando ovviamente le nostre risorse artistiche e musicali, essendo Salerno gremita di grandi talenti in campo artistico e valorizzando così il commercio in ogni sua forma, poiché l’artista è un artigiano di se stesso”. Ma non solo i rappresentanti dei commercianti fanno un ulteriore proposta chedendo di creare per quella giornata anche per dislocare i vari target, ma anche per favorire le attività commerciali della zona orientale. “Si potrebbe ad esempio pensare di creare un altro evento a Capodanno, oltre al consueto evento in Piazza Amendola, a Parco del Mercatello o almeno a ridosso dello stesso, che richiami un target più giovanile valorizzando così la zona orientale della città” dicono. Secondo punto che i commercianti vogliono porre all’attenzione dell’amministrazione comunale riguarda le Luci d’Artista e il potenziamento di queste in altre aree della città…. “Da anni Luci d’Artista valorizza esclusivamente il centro cittadino concentrandosi al punto da dimenticare il resto della città, creando inoltre enormi disagi nel centro cittadino soprattutto per i residenti. La Zona orientale non si vede valorizzata con il passare degli anni, perché ciò che viene riservato non ha mai il sapore della novità”. Ciò che viene evidenziato dai commercianti è che da Torrione fino a Mercatello vengono messe sempre le stesse luminarie, e che l’unica piazza ad ospitare sempre la stessa attrattiva è la piazza Caduti di Brescia. La stessa problematica che viene messa in evedinza per la zona orientale viene evidenziata anche per la zona Carmine, “dove attrattiva non ne esiste affatto”. Scrivono Penna e Giudice e ovviamente lo stesso discorso vale per la zona di Fratte e via Irno, via Silvio Baratta ed altre ancora… “Noi crediamo fortemente che l’evento sia occasione per valorizzare tutta la città, e non solo quella che si predilige, per tali motivi l’albero deve restare dov è sempre stato, in un punto focale della città e del commercio; altrettanto per le luci di Piazza Flavio Gioia, che non devono essere toccate, anzi c’è esigenza di creare più attrattive che valorizzino non solo il centro ma tutta la città compresa la zona orientale, il centro storico, la zona di via Carmine, che non godono dell’essere favoriti ma non per importanza”.  Si chiede quindi, all’amministrazione comunale di illuminare adeguatamente tutta la città e non solo il centro cittadino.  Richiesta questa, che va detto, da anni arriva puntuale, dai commercianti delle zone lasciate o senza luci o con luminarie non adeguate all’evento che viene tanto promozionato dalla Regione Campania e dall’Amministrazione comunale. Ed infine, terza richiesta che i commercianti fanno all’amministrazione comunale e che come annunciato sperano di ottenere risposta prima della fine della campagna elettorale è la situazione dei parcheggi, o meglio del costo del parcheggio… “I parcheggi nella nostra città non possono essere un lusso, è inammissibile. Ad ottobre saranno disponibili altri 450 posti auto per gli avventori, e questo dovrebbe portare ad accogliere la proposta di abbassare le tariffe, che è stata già pervenuta al Comune di Salerno, quando in qualità di presidente e di vicepresidente della nostra associazione, siamo stati ricevuti al Comune ed abbiamo parlato proprio della problematica del parcheggio”. Problematica, anche questa, non nuova. Tariffe troppo alte, soprattutto in centro città, che invece di incentivare le persone a recarsi nei negozi del posto, le spingono ad andare nei comuni limitrofi, dove le tariffe di sosta in centro sono decisamente minori rispetto a quelle che si registrano a Salerno. “Con queste proposte non vogliamo far pervenire che il nostro intento sia quello di sminuire la nuova Piazza, – concludono Vincenzo Penna e Donato Giudice dell’associazione di commercianti salernitani – e non abbiamo espresso nessun tipo di dissenso in merito, bensì crediamo fortemente che potrebbe essere solo un punto a favore se gestita nel migliore dei modi, senza traslarci tutto ciò che ci appartiene, e senza nulla togliere al resto della città, ma invece creando nuovi e più grandi eventi”. Insomma quello che chiedono i commercianti in merito a piazza Della Libertà, è quello di non trasferirvi gli eventi già esistenti e che oramai sono una tradizione della nostra città, ma di creare nuovi eventi che possano servire per far crescere sempre di più il commercio e il turismo.