Quell’Ippocampo che ha imparato a volare - Le Cronache
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Quell’Ippocampo che ha imparato a volare

Quell’Ippocampo che ha imparato a volare

di Monica De Santis

“L’ispirazione a questo lavoro la devo tutta al mio caro amico Matteo Autuori che conosco fin dai tempi delle scuole elementari. Un giorno ricevo un suo messaggio su whatsapp e resto folgorato: ‘Sopra uno specchio fatto d’acqua di mare, c’è un Ippocampo che ha imparato a volare…’, da questo suo incipit ha avuto inizio lo sviluppo dell’intera stesura”. Salvatore Venturini racconta così come nasce “Salernitana, lotta e vinci insieme a noi” un brano che non è una semplice dichiarazione d’amore di un tifoso per la sua squadra, ma è qualcosa di più è una dichiarazione d’amore che un’intera città fa verso quella maglia, quei colori e quella squadra. “Ammetto che c’ho messo un bel po’ di tempo per maturare l’idea di realizzare una canzone sui granata, mia madre era gravemente malata e ci avrebbe di lì a poco lasciati tutti in preda allo sgomento. Per questa ragione tutto è andato avanti a singhiozzo e ho attraversato una fase della mia vita davvero molto complessa. Quando ho riconosciuto e accettato il dolore, soprattutto grazie ad un percorso di psicoterapia, pian piano ho iniziato a compiere il mio processo di risalita”. Racconta ancora Salvatore, che in questo percorso di risalita, dopo la morte della madre, ha coinvolto anche il padre, quel Bruno Venturini, ambasciatore della musica napoletana nel mondo, che proprio al ultimo dei suoi tre figli si è aggrappato dopo aver perso l’amore della sua vita. Salvatore non è solo un figlio d’arte. Dal padre ha sicuramente ereditato la voce, ma non ha mai voluto sfruttare il suo cognome… “Sono cresciuto così, papà ci ha insegnato che dovevamo cavarcela con le nostre forze”. E così è stato e continua ad essere per Salvatore che, con un sorriso spontaneo e delizioso che gli illumina tutto il volto, spiega ancora come nasce questo brano che potrebbe diventare il nuovo inno dei tifosi granata… “Nonostante tutto sono andato avanti nell’adattamento in musica del pezzo, spesso arrancando, e sono grato al musicista sambenedettese Sergio Morganti per avermi fin da subito fornito degli spunti validissimi per consentirmi di avere delle linee guida molto chiare su tutta la struttura musicale e della strada che poi avrei percorso. Il caso poi ha voluto che, in occasione della registrazione di una puntata di ‘Specchio’, trasmissione di Telecolore dedicata in quell’occasione alla carriera e alle vicende umane di mio padre, facessi ascoltare il mio provino al direttore Franco Esposito: è stato lui per primo ad incoraggiarmi ad andare avanti e a farmi rendere conto che, rievocando musicalmente e in buona arte alcune sonorità riconducibili agli U2, sono stato capace di realizzare qualcosa di innovativo per la piazza di Salerno, con un testo in italiano di gioia e di passione che richiama efficacemente gli elementi identitari della squadra granata per un amore eterno. Sempre lui ha suggerito a Fabrizio Maffia di Radio Bussola 24 di ospitarmi in diretta per presentare in anteprima ‘Lotta e vinci insieme a noi’ e valutare l’effettivo gradimento del pubblico; sarò sempre molto grato sia a Fabrizio che a Teodoro perché hanno avuto fiducia in me adottando fin da subito la mia canzone per tutte le dirette de ‘Il pallone di tutti’ e come colonna sonora del prossimo campionato di Serie A della Salernitana”. Il giorno dell’ultima conferenza stampa di mister Davide Nicola, prima del match contro l’Udinese Salvatore e chi in quel momento lo sta sostenendo, realizza quanto quei versi scritti molti mesi addietro si fossero rivelati dannatamente profetici… “ad un certo punto della propria vita bisogna avere il coraggio di fare un salto nel vuoto in cui l’unico margine di salvezza è dato dalla capacità che hai di convincerti di poter riuscire a volare…” “Salernitana ‘Lotta e vinci insieme a noi’ in sintesi è un grido di battaglia che, impetuosamente, viene fuori d’improvviso nel ritornello da ciò che, solo durante i primi secondi di ascolto della canzone, può sembrare apparentemente un canto d’amore di stampo cantautorale. Per questa ragione il sottotitolo che ho deciso di dare a questa canzone ‘Lotta e vinci insieme a noi’ non è un motto circoscritto esclusivamente alla nostra squadra del cuore e al rettangolo di gioco ma alla vita e alle sfide che quotidianamente ognuno di noi affronta con coraggio, nella costante ricerca dell’io interiore, e della forza per farlo. Non è un caso se una delle metafore che amo di più è proprio quella che recita: ‘Un’ora e mezza dura questa partita, la nostra, invece, è lunga tutta una vita…’ racconta ancora il giovane cantautore, che torna a parlare poi del suo passato e di una carriera che ha dovuto subire un brusca frenata per colpe non sue… “Artisticamente non ho avuto mai la possibilità di sbocciare del tutto, pur godendo di un momento aureo nel 2014 giunto dopo tanti anni di gavetta. Contratto discografico con la Universal Music Italia, il mio primo singolo immediatamente tra i primi tre in classifica, l’imminente pubblicazione di un disco e altre cose che non sto qui a raccontare. Puntavamo dritti al Festival di Sanremo, invece ho dovuto interrompere quasi subito quella mia miracolosa ascesa artistica per due ragioni: l’aggravarsi della malattia cardiaca di mia madre (ho scelto volutamente di rientrare a Salerno per restarle accanto fino alla fine) e successivamente la scoperta di una clamorosa truffa bancaria che ha colpito di brutto la mia famiglia condizionando profondamente tante scelte di vita e vicende personali (il cui processo penale avrà inizio il prossimo autunno). Sette anni della mia vita li ho vissuti quasi nascondendomi dalle persone, con grande umiliazione e imbarazzo. Ciò che più mi è pesato è il fatto di non aver potuto raccontare fino in fondo tante ragioni che erano causa di profonda amarezza e frustrazione quotidiana. Un periodo della mia vita interminabile che, nel bene e nel male, mi ha cambiato per sempre. Per la realizzazione del mio brano ho avuto a disposizione un team di livello assoluto e due pilastri portanti come Lorenzo Maffia e Pino ‘Pinaxa’ Pischetola, quattro coristi eccezionali e miei amici di lunga data: Paola De Maio (figlia del compianto Fulvio), Davide De Martino, Maria Ricciardi e Francesco Salerno”. E per la gara di oggi Salvatore Venturini sta preparando una bella sorpresa per i tifosi… “regaleremo a tantissimi tifosi e appassionati la mia t-shirt personalizzata in due colori (granata e bianco)”.