Progetti finanziati e non realizzati. La Regione rivuole 300mila euro - Le Cronache
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Progetti finanziati e non realizzati. La Regione rivuole 300mila euro

Progetti finanziati e non realizzati. La Regione rivuole 300mila euro

Il Comune non realizza i progetti e deve restituire 300mila euro di fondi alla Regione Campania. Erano state tre le iniziative di e-government che, nel 2011, erano riuscite ad accedere ai finanziamenti regionali Por 2007/2013; risorse che Palazzo di Città avrebbe dovuto investire, nell’attuazione dei pianificati progetti, entro la fine del 2015. Le cose, però, sono andate diversamente. Nello specifico, si trattava del “progetto di infrastruttura immatereriale di governance per la semplificazione ed accelerazione dei procedimenti amministrativi rivolti alle attività produttive” (per l’importo complessivo di 415.200 euro); del “progetto di infrastruttura immateriale di governance per l’istituzione dello sportello energia quale ampliamento dei servizi online a cittadini e imprese” (del valore di 484.800 euro) e del “progetto Scacco” (per una somma complessiva di 804.931 euro). Per il loro avvio, la Regione Campania erogò fondi a titolo di anticipazione che, però, non furono mai utilizzati. Nel 2014, infatti, a causa di un contenzioso giudiziario, il Comune di Salerno revocò in autotutela l’affidamento alla Cst sistemi sud (sua partecipata al 19,41%), che si sarebbe dovuta occupare della realizzazione delle due infrastrutture immateriale. Conseguenza? La mancata attuazione degli interventi entro il termine del 31 dicembre 2015. In tal modo, l’ente risultò, per la Regione, rinunciatario dei relativi finanziamenti: 125.560 euro già anticipati per l’uno e 145.440 euro per l’altro, per un totale di 270mila euro. Trentaquattromila euro circa dovranno, invece, essere rispediti a Napoli per quel che riguarda il progetto Scacco: in base dalla rendicontazione, consegnata dagli uffici di Palazzo Guerra a quelli di Palazzo Santa Lucia il 29 luglio 2016, per la sua realizzazione sono stati spesi 656.301 euro, dunque un importo inferiore rispetto a quello inizialmente richiesto e ottenuto. Ora, la Regione Campania chiede indietro i suoi soldi e, lo scorso martedì, la Giunta ha approvato l’atto con cui si dà il via libera alla restituzione delle somme.