Prende il sussidio Covid da un correntista Finisce nei guai un impiegato delle Poste - Le Cronache
Provincia Cava dè Tirreni

Prende il sussidio Covid da un correntista Finisce nei guai un impiegato delle Poste

Prende il sussidio Covid da un correntista Finisce nei guai un impiegato delle Poste

Impiegato di un ufficio postale di Mercato San Severino si sarebbe appropriato dei soldi destinati a una donna e al marito (integrazione per la pensione) e del sussidio covid stabilito dalla Regione Campania confluito sul conto corrente. Concluse lei indagini a carico dell’addetto allo sportello, un 42enne che risponde di peculato dal pm Angelo Rubano della Procura di Nocera Inferiore, si va verso il rinvio a giudizio. Avrebbe sottratto con l’inganno la cifra di denaro alla donna e al marito. I fatti risalgono tre giugno 2020, quando l’indagato si premurò di non versare la cifra alla signora, profittando del suo ruolo che lo metteva in condizioni di gestire il denaro, pensando probabilmente che la donna fosse non avvezza a quantificare la cifra, o che addirittura non sapesse della disponibilità del denaro rispetto alle cifre mensilmente versate sul suo conto. Coì in quel frangente, senza curarsi del danno provocato, l’impiegato dell’ufficio postale avrebbe concluso il reato contestato: per ragioni di ufficio il funzionario aveva la disponibilità dei ratei pensionistici versati sul libretto postale indicato, riferito alla donna, dove vi era la doppia intestazione dei due coniugi: così, a seguito della richiesta della signora, intenta a riscuotere la pensione di entrambi i coniugi, consegnava la cifra, decurtata del contributo regionale, che era invece finito direttamente nelle sue tasche. Sul libretto invece veniva annotata la cifra giusta, cioè 190 euro complessivi quali spettanze cumulative delle due pensioni e in più del contributo previsto: le carte erano formalmente a posto, e il dipendente non aveva pensato che un minimo incrocio di dati, un controllo o un semplice calcolo avrebbe scoperto il suo raggiro eseguito come niente fosse. re.cro.