Porta Ovest, lavori fermi Rischio cassa integrazione per le maestranze - Le Cronache
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Porta Ovest, lavori fermi Rischio cassa integrazione per le maestranze

Porta Ovest, lavori fermi Rischio cassa integrazione per le maestranze

Marco Califano

Stop al cantiere di Porta Ovest. Sorpresa al rientro dalle ferie per i lavoratori che ieri mattina si sono recati presso il cantiere di Porta Ovest a Salerno. Le maestranza giunte in via Ligea si sono trovate l’ingresso sbarrato e una semplice comunicazione che annunciava la possibile applicazione di ammortizzatori sociali. A farsi portavoce della rabbia di chi questa mattina è dovuto rimanere con le braccia incrociate è la Feneal Uil, tramite la segretaria Patrizia Spinelli che comunque vuole rassicurare tutti in merito a questa assurda situazione. «Ci fu un incontro presso l’autorità portuale di Napoli, dove lo stesso presidente si è molto impegnato nel trovare una soluzione per il problema che da troppo tempo affligge Porta Ovest». Intanto per ora gli operai vedono, ancora una volta, lo spettro della cassa integrazione su di loro. Ma anche in merito a questo argomento la segretaria della Feneal Uil si pone decisa sulla negazione di questa probabilità: «Della cassa integrazione non se ne parla. E’ una notizia trapelata, ma che a me risulta del tutto falsa». Purtroppo il problema dell’ennesima interruzione dei lavori è da collegare alla condanna di insolvenza da parte del Tribunale di Catania lo scorso 20 giugno a carico della “Salerno Porta Ovest Scarl”, società che si occupa dei lavori a Salerno e che fa parte dell’orbita delle tante società della Tecnis. Inoltre in questo momento la società che dovrebbe occuparsi del cantiere di via Ligea è in amministrazione straordinaria, sotto il commissariato di Francesco Ruperto. La Tecnis, però, ha indetto un bando di gara per cercare di risollevare le proprie società e, quindi, portare a termine i lavori in cui queste si vedono perennemente impegnate e tra cui figura costantemente il cantiere di Porta Ovest. Entro il 29 settembre, chi risponderà al bando dovrà presentare un progetto di recupero dell’ equilibrio economico e finanziario delle diverse attività imprenditoriali con una cessione unitaria dei complessi aziendali o con la prosecuzione dell’esercizio stesso. Nell’attesa, intanto, il cantiere che da troppo tempo staziona in via Ligea è ancora fermo e i numerosi operai vedono per l’ennesima volta a rischio il loro lavoro. Patrizia Spinelli, tuttavia, pone molta fiducia in coloro che si sono impegnati nella risoluzione di tale problematica. «E’ stata chiesta la presentazione di un cronoprogramma che illustri tutti i pagamenti da assolvere da parte della Tecnis e nonostante non sia ancora arrivato, sono sicura che in settimana verrà presentato». Attualmente, comunque, il cantiere rimane fermo e questo continua ad essere un neo per la città di Salerno. Purtroppo se la situazione non cambierà nelle prossime settimane, i lavoratori saranno costretti alla cassa integrazione.