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Pontili non autorizzati:indagato il sindaco di Cetara
Non avevano acquisito le autorizzazioni previste dalla norma in vigore per la valutazione di incidenza per le aree Sic ( siti di importanza comunitaria): sono accusati ora di occupazione di demanio il sindaco di Cetara Secondo Squizzato; il titolare del chiosco – bar sottostante la Torre della cittadina costiera, Alfredo Gelo; l’amministratore unico della società “Panoramica” che gestisce l’hotel “Cetus”, Mario Gasparro e il titolare del lido antistante il porticciolo di Cetara Walter Figliolia. L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato ieri agli indagati. Al centro dell’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Valente vi è il pontile galleggiante antistante il porticciolo di Cetara; il pontile dell’hotel Cetus e le due strutture balneari più “in” di Cetara. Secondo la tesi della Procura gli indagati avrebbero operato in violazione della normativa che disciplina la costruzione di strutture in zone ritenute di importanza comunitaria. Cetara rientra proprio tra i siti di interesse perché ritenuta un’area dove si registra la nidificazione degli uccelli migratori. Il problema, riguarda le aree SIC (Siti di Importanza Comunitaria) e ZPS (Zone di Protezione Speciale) destinate alla conservazione della biodiversità (gli uccelli in quanto la costiera rientra nel transito migratorio delle specie avicole) sul territorio dell’Unione Europea originate dalla “Direttiva Habitat” n. 92/43/CEE del Consiglio Europeo applicate con l’art. 5 del D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 e s.m.i, di attuazione nazionale della medesima direttiva comunitaria. In pratica è necessaria una Valutazione di Incidenza, che deve essere concessa dalla Regione. Il sindaco, attraverso i propri legali, ha fatto sapere che si tratta di accuse paradossali perché, almeno per quanto riguarda il pontile, l’area dove lo stesso è stato edificato, non rientra in quella dichiarata di interesse comunitario ma è nelle immediate vicinanze. Per quanto concerne, invece, la posizione dei tre gestori la commissione Via (Valutazione di incidenza ambientale), ha escluso che quell’area rientrasse nei siti Sic.