Pontecagnano Faiano, dopo il consiglio comunale insorge FI: «Non è possibile amministrare una città senza dialogo né coinvolgimento» - Le Cronache
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Pontecagnano Faiano, dopo il consiglio comunale insorge FI: «Non è possibile amministrare una città senza dialogo né coinvolgimento»

Pontecagnano Faiano, dopo il consiglio comunale insorge FI: «Non è possibile amministrare una città senza dialogo né coinvolgimento»

Prima il tema della rimozione dell’amianto dall’ex tabacchificio Ati Alfani, poi l’approvazione dei lavori per piazza degli Etruschi. Il dibattito consiliare a Pontecagnano Faiano è tutto un trailer della prossima campagna elettorale: senso di responsabilità e volontà di favorire l’avanzata delle procedure a favore della comunità di Pontecagnano Faiano, ma così proprio non va. A tuonare, dai banchi del consiglio comunale del comune picentino, il gruppo consiliare di Forza Italia e, in particolare, i consiglieri Francesco Pastore e Raffaele Silvestri. Quest’ultimo ha preso la parola per richiedere informazioni dettagliate riguardo i lavori eseguiti all’ex tabacchificio Ati Alfani: un’interrogazione non finalizzata alla polemica sterile, per una volta, ma al chiarimento dovuto ad amministratori locali e cittadini per un intervento tutt’altro che banale. «La società Eco Italia Lordi Srl – dichiara Silvestri, riassumendo l’interrogazione consiliare presentata da Forza Italia – è stata incaricata di rimuovere i manufatti in amianto dall’ex tabacchificio Ati e ha diffuso, nei giorni precedenti la data inizio dei lavori, fissata per il giorno 21 giugno 2022, un volantino in cui ha comunicato alla cittadinanza che i lavori si sarebbero protratti per venti giorni a partire dalle ore 8 alle ore 17, raccomandando ai proprietari dei vani prospicienti l’area oggetto della bonifica di evitare di stazionare nella zona dei lavori, tenere porte e finestre chiuse, non lasciare indumenti stesi, non utilizzare condizionatori d’aria con motore esterno negli orari indicati. I predetti lavori hanno causato e stanno causando notevoli disagi ai cittadini».

Immediata la replica del sindaco Giuseppe Lanzara, che ha condiviso una relazione dell’ASL di Salerno che chiarisce, per mezzo della dottoressa Cestaro (direttore U.O.S. Territoriale Interdistrettuale Ambienti di Lavoro, ndr), il rigore nell’esecuzione dei lavori e dei controlli da parte della ditta e della stessa Asl. La vera nota dolente, per ammissione dello stesso sindaco, sta nel fatto che la bonifica sarà soltanto parziale per volere del privato. La volontà di tutelare cittadini e imprenditori, infatti, cozza con la volontà del proprietario: « I disagi agli imprenditori non possono essere considerati come ostacoli insormontabili – dichiara Lanzara, leggendo la nota dell’Asl – Fino ad un mese fa, gli stessi cittadini indicavano l’area come bomba ecologica. Nel sito, lo smaltimento delle coperture non sarà totale, per volontà del committente, e su questo nessuno potrà interferire».

Ma Lanzara non molla: «Sto spingendo tantissimo per convincere il privato a smaltire quanto prima tutto l’amianto, quindi non soltanto una parte».

Dopo alcuni minuti, la questione piazza degli Etruschi tiene banco. Prende la parola il consigliere Pastore: «Votiamo questo provvedimento, caro presidente Fusco, nonostante i soliti metodi inusuali di convocazione. Siccome qui, prima della nostra diatriba, c’è la possibilità di realizzare una piazza, noi siamo qui a votare. Però presidente, iniziamo a coinvolgere il consiglio comunale anche dopo la delibera di consiglio comunale. Possiamo sapere, chiaramente nei ruoli che ci appartengono, cosa succede dopo una delibera? Non si può pretendere sempre il voto favorevole, cosa che facciamo per interesse supremo, e mai dare seguito a un atto deliberativo. Il ruolo del consiglio comunale è prioritario. Come consigliere, come principale sfidante delle scorse elezioni, pretendo di essere aggiornato passo dopo passo su questi argomenti che sono di vitale importanza per il futuro della nostra comunità. Non è che la votazione favorevole comporta un dialogo istituzionale e la votazione contraria non ne comporta».