Poliambulatorio di Pastena da potenziare - Le Cronache
Attualità

Poliambulatorio di Pastena da potenziare

Poliambulatorio di Pastena da potenziare

di Erika Noschese

 

Sperimentare le Case della Salute, iniziando dal poliambulatorio di Pastena. È la richiesta avanzata dal Tribunale per i diritti del Malato, Cittadinanzattiva che chiedono all’Asl di Salerno di colmare le carenze presenti ancora oggi. “Alla luce delle linee guida del Pnrr misura 6 (per la sanità), che finalizza le risorse al potenziamento della medicina territoriale, delle case della salute e dell’assistenza domiciliare, viste le notevoli criticità presenti nelle uniche strutture vicine ai cittadini e al Territorio: i Poliambulatori, visto che le criticità si acuiscono col blocco quasi totale delle prestazioni laboratoristiche, radiologiche e visite specialistiche in primis quelle cardiologiche dopo varie visite al poliambulatorio di Pastena e una indagine tra i cittadini ed il personale, emergono enormi potenzialità della struttura se si attuassero degli interventi a sostegno degli operatori e dei cittadini – si evince dalla richiesta – Vi segnaliamo quindi le seguenti carenze che potrebbero essere risolte in maniera semplice con risorse esistenti e canalizzando le risorse future del pnrr: la presenza, nel poliambulatorio di Pastena, dell’unico infettivologo territoriale, andrebbe completato dalla possibilità di effettuare le prescrizioni dei farmaci contro le epatiti, applicandolo spirito delle norme e del decreto pubblicato dell’8 luglio 2021; il mammografo è fermo da due mesi e bisognerebbe accelerare le procedure manutentive e si sta accumulando un ritardo intollerabile; è necessaria la presenza di un gastroenterologo, che c’era e non è stato mai sostituito”. Margaret Cittadino evidenzia poi come presso il poliambulatorio venivano effettuate gastroscopie e colonscopie, prestazioni molto utili. Da qui la richiesta di un ecografista generale e un chirurgo. “Ritorniamo a segnalare le problematiche più vaste: la necessita di installare una Tac, visto che è presente già una piastra radiologica e che la Tac è ormai diventata una prestazione di base per lo screening dei tumori polmonari e di diagnosi approfondita; per i tumori al seno la carenza intollerabile è la mancanza di un laboratorio di base. La mancanza a Salerno di un laboratorio pubblico e le condizioni di trasporto delle provette che vengono portate al presidio di Battipaglia e alcune poi inviate ad Eboli ed altre a Pagani: insomma vanno in giro per tutta la provincia e non viene garantita la qualià e la tracciabilità”.