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Pochi infermieri in servizio all’Utic: “Non è possibile poter lavorare”

di Pina Ferro
Grave situazione di disagio lavorativo nell’unità di terapia intensiva di cardiologia a causa della carenza in organico di infermieri. A lanciare l’allarme è la Cgil Fp che ha inviato una nota al commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, D’Amato ed ai dirigenti medici interessati dalla problematica. L’organizzazione sindacale, nella nota, sottolinea che i problemi persistenti presso l’Utic. oramai, sono noti a tutti oltre ad essere stati evidenziati più volte sia dal sindacato che dagli stessi infermieri. La Cgil Fp fa notare che presso la terapia intensiva cardiologica vi è personale insufficiente rispetto ai minimi normativamene previsti e alle effettivamente esigenze del reparto. “Il numero di infermieri di almeno 24 unità è ridotto a 19 con uno in ferie di pensionamento da febbraio 2019, il che rende impossibile una turnistica a 4 unità per turno mettendo a rischio l’assistenza da erogare. – Si legge nella nota della Cgil Fp – Si assiste ad assegnazioni concentrate di infermieri per nuove aperture di reparto (vedi cardiochirurgia) e spostamenti improvvisi da terapie intensive (Utipo) senza nemmeno periodi di affiancamento o inserimento come previsto dalle norme. Vista la tipologia del reparto, centro Hub della rete per l’infarto del mmiocardio, che accoglie pazienti intubati, contropulsati, con Cvvh, con ventilazione non invasiva, con presenza di sala operatoria h24 per impianto di Pacemaker provvisorio in caso di blocco totale, appare assolutamente evidente come l’attuale organico, rapportato aposti letto sia deficitario e insufficiente a garantire i livelli minimi di assistenza all’utenza». La Cgl Fp, nella nota, confida nel buon senso e nel confronto per poter garantire i diritti ai lavoratori, i Lea (livelli assistenziali) e il rispetto delle norme contrattuali, regionali ed europee nonchè salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini che si rivolgono al “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. Ora la sigla sindacale attende una risposta da parte dei destinatari della nota. Si auspica in un accoglimento del grido d’allarme.