Pierro (Lega): “La sfida è con chi vuole governare una terra senza coinvolgere i sindaci" - Le Cronache
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Pierro (Lega): “La sfida è con chi vuole governare una terra senza coinvolgere i sindaci”

Pierro (Lega): “La sfida è con chi vuole governare una terra senza coinvolgere i sindaci”

di Erika Noschese

“La sfida non è con il mio avversario ma è con chi crede di poter governare una terra senza coinvolgere il territorio, i sindaci, gli amministratori locali. Faccio fatica a credere che il Pd non abbia trovato nessuno in rappresentanza del nostro collegio su sui puntare”. L’attacco arriva da Attilio Pierro, consigliere regionale della Lega candidato alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale del Cilento.

Consigliere Pierro, ultimissimi giorni di campagna elettorale. Qual è la sensazione di questi giorni?

“Le sensazioni sono più che positive ma ovviamente ciò non vuol dire che il 25 settembre qualcuno possa starsene tranquillo sul divano di casa a pensare che tanto è inutile andare a votare perché non cambia mai nulla o perché tanto è tutto deciso. La partecipazione democratica non è solo uno dei diritti più importanti della nostra costituzione, è il momento in cui facciamo delle scelte che poi avranno ripercussioni nella vita di tutti  noi per anni, qualunque scelta si faccia. Per questo il mio appello è indirizzato a tutti gli elettori. Finalmente l’Italia avrà un governo politico scelto dagli italiani che mi auguro daranno fiducia alla coalizione di centrodestra”.

Nel suo collegio dovrà sfidare il dem Luca Cascone, pensa di poter vincere sul suo collega?

“La sfida non è con il mio avversario ma è con chi crede di poter governare una terra senza coinvolgere il territorio, i sindaci, gli amministratori locali. Faccio fatica a credere che il Pd non abbia trovato nessuno in rappresentanza del nostro collegio su sui puntare. La scelta che hanno messo in campo è mortificante per l’intero territorio e per centinaia e centinaia di amministratori. Sono pronto a fare la mia parte come rappresentante della coalizione di centrodestra ma anche per i tanti amministratori che altrimenti verrebbero tagliato fuori dai giochi. Per questo credo che il motto ‘in parlamento insieme’ sia quanto mai opportuno. Non smetterò mai di lottare per la nostra terra”.

Nella Sua carriera politica ha ricoperto vari ruoli, cominciando da quello di consigliere comunale. Quanto e come Le servirà questa esperienza a Roma?

“Il tema non è quanto questa esperienza possa essere d’impatto per me o per la mia carriera politica che, ringraziando Dio, mi ha  dato tanto in cambio. Il tema è quali opportunità per il nostro territorio con un rappresentante a Roma. Credo di aver già dimostrato ampiamente il senso di appartenenza. Il mio modo di stare in politica con lealtà, semplicità e disponibilità sarà la chiave della nostra esperienza politica a Roma”.

Da consigliere regionale, quale è il Suo parere sull’autonomia differenziata?

“Sull’Autonomia differenziata il Pd e De Luca stanno costruendo una grande operazione di distrazione di massa. La disuguaglianza sociale, economica e culturale tra il Sud e il Nord del Paese è sotto gli occhi di tutti, non è certo per colpa della Lega o di Matteo Salvini. L’autonomia intesa dalla Lega e prevista dalla Costituzione non esiste e le cose vanno male lo stesso. Chi oggi alza un muro contro una riforma che inchioda alle proprie responsabilità gli amministratori non vuole che il Meridione si rimetta in piedi perché è più comodo nascondere le incapacità dei vari De Luca ed Emiliano”.

La Campania vive tante difficoltà, tra sanità, spopolamento delle aree interne, crisi economica. Da dove bisognerebbe cominciare e quale il primo atto del nuovo governo?

“La sinistra al governo ha avuto la sua opportunità in questi lunghi anni di sacrifici e sangue. Credo che sia democraticamente auspicabile l’alternanza, come sembra si orienteranno gli italiani, è giusto che il centrodestra torni protagonista nel governo del paese. La sanità di Speranza e De Luca ha fallito. Gestire gli ospedali solo dal punto di vista ragionieristico e non sanitario è un male che ha decretato il fallimento della gestione in Campania quanto a livello nazionale. Sulle aree interne c’è tanto da fare, soprattutto dal punto di vista della tutela dai rischi di dissesto idrogeologico, con meno burocrazia e più potere ai comuni. Ma occorre soprattutto riportare centralità, evitare lo spopolamento, aumentare i collegamenti, creare insediamenti produttivi economicamente vantaggiosi. Il primo punto del prossimo governo mi auguro siano provvedimenti seri per tutelare il nostro sistema produttivo. Il caro energia mette a rischio la tenuta sociale nel nostro Paese”.

Crisi energetica e caro bollette: qual è la ricetta della Lega per superare queste emergenze? Si può pensare ad energie alternative?

“Dobbiamo pensare ad una maniera diversa di sfruttare le nostre risorse energetiche. Chi sceglie la Lega sceglie un nuovo approccio più pragmatico sull’utilizzo del nucleare, delle rinnovabili e delle risorse liquide di gas. Chi scegli il centrodestra sa che sceglie un’Italia più forte in Europa e più indipendente dal punto di vista energetico rispetto agli altri partner europei. La politica dei no ha già fatto troppi danni. Cominciare oggi è fondamentale per un domani più sereno. Non possiamo più perdere altro tempo per veti ideologici che arricchiscono discussioni da salotto e penalizzano le famiglie campane”.

Appello al voto: perché votare Lega?

“Scegliere la Lega oggi significa dare più forza e più sicurezza al Paese. Significa dare più soldi alle famiglie e alle imprese. Più soldi per le forze di Polizia. Più soldi per  l’università e i nostri ragazzi. Significa ridare orgoglio al Paese. Scegliendo la Lega e il centrodestra significa più provincia di Salerno in Italia”.