Piazza, negozi e Crescent senza nessuna protezione - Le Cronache
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Piazza, negozi e Crescent senza nessuna protezione

La fretta è cattiva consigliera. Le pressioni per lo sblocco del cantiere di Piazza della Libertà, sequestrato dalla Procura di Salerno, per consentire accertamenti e prove di carico nella zona crepata, non mancano da Palazzo di Città dove la parola d’ordine per l’area di Santa Teresa resta: fate presto. Sul tavolo del primo cittadino ci sono anche le preoccupazioni mosse da chi ha già investito o vuole investire nella zona. Insomma i negozi che hanno opzionato gli spazi disponibili della piazza. Spazi che in alcuni casi si troverebbero praticamente a mare. Un’intera zona, infatti, sarebbe stata destinata ad esercizi commerciali, ristoranti e bar, sicuramente dal buon panorama (a livello del mare) ma poco protetti secondo quanto emerge dalle ultime verificazioni in corso.

Il rischio mareggiata. A sollevare le ulteriori perplessità sono Italia Nostra e Comitato No Crescent che ancora una volta non comprendono «l’eccessiva fretta che ha il Comune di Salerno, nonostante quello che sta accadendo all’interno del cantiere». Ed oggi c’è un elemento in più. L’Autorità di Bacino regionale, incaricata di svolgere verificazioni sul Crescent, in vista della prossima e definitiva udienza, avrebbe chiesto lumi sulle opere di difesa. Tradotto, se vi sono o meno interventi di salvaguardia della costa che mettano in sicurezza Piazza (e negozi compresi) e Crescent. Ebbene, a quanto pare allo stato non esisterebbe nessun progetto. A dichiararlo lo stesso settore ambiente e mobilità urbana del Comune di Salerno. Una nota a firma dell’ingegnere Luca Caselli, in riscontro alle richieste avanzate dall’Autorità di Bacino, sostanzialmente, confessa la mancata progettazione annunciando, infatti, l’affidamento di un incarico tecnico per la redazione del progetto di Difesa, valorizzazione e riqualificazione della costa Ambito I. Ma allo stato, dicono da Italia Nostra e No Crescent: «Non c’è nulla». E fino a prova contraria – sostengono – «sono opere obbligatorie nel rispetto delle misure di salvaguardia della costa».

Ma Vincenzo De Luca questo taglio del nastro vuol farlo a tutti i costi anche se sulla testa dell’intero cantiere di Santa Teresa (insomma Piazza e Crescent) pende ancora la decisione del Consiglio di Stato sulla mezza luna di Bofill e l’indagine della Procura sui crolli di alcuni pilastri della Piazza. Dunque, una situazione non certo facile che si complica anche con il prosieguo delle verificazioni imposte da Palazzo Spada e dalle ulteriori indagini tecniche ed amministrative.

 

14 marzo