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Piazza della Libertà, no al dissequestro

di Andrea Pellegrino
In attesa della sentenza, che potrebbe essere imminente, del Consiglio di Stato sulla vicenda Crescent, arriva un nuovo stop per Piazza della Libertà. In particolare per quanto riguarda il settore numero 2, interessato dai crolli, ed oggetto di indagine penale e dunque sottoposto a sequestro già da tempo. Lo stop riguarda appunto il mancato dissequestro, richiesto dai legali delle aziende appaltatrici, ferme in attesa di conoscere le decisioni della Procura di Salerno. Al vaglio ci sarebbe ancora la relazione tecnica redatta dal professore Augenti che avrebbe mostrato non poche criticità del cantiere nel suo complesso. Lo stesso Augenti, nella sua ampia e dettagliata relazione, avrebbe evidenziato l’impossibilità di effettuare prove di carico sulla piazza per non compromettere ulteriormente la staticità del mega cantiere di Santa Teresa. Dunque, resterebbero fermi i lavori almeno nell’area sottoposta a sequestro da parte del Noe di Salerno su disposizione della Procura che all’indomani dei crolli ha aperto un fascicolo, iscrivendo sul registro degli indagati i tecnici e i vertici dell’azienda Esa, appaltatrice (poi interdetta dalla Prefettura di Salerno) di determinati interventi tecnici all’interno del cantiere. Resta da chiarire la responsabilità: ossia se a provocare i crolli sia stato un errore tecnico o progettuale. Secondo le prime valutazioni, pare che Augenti abbia coinvolto tutti, ognuno per le proprie competenze. Segno che, con molta probabilità, per l’intervento di demolizione e di ricostruzioni delle parti crepate, dovrà intervenire, nella prima fase, direttamente il Comune di Salerno. Sempre dopo che l’autorità giudiziaria disponga l’eventuale dissequestro dell’area.