Piazza della Libertà. 20 milioni di euro: la Tekton vuole essere risarcita - Le Cronache
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Piazza della Libertà. 20 milioni di euro: la Tekton vuole essere risarcita

Piazza della Libertà. 20 milioni di euro: la Tekton vuole essere risarcita

di Andrea Pellegrino

Venti milioni di euro. Questa è la cifra chiesta dal consorzio Tekton come risarcimento del danno per la rescissione del contratto per i lavori di realizzazione di Piazza della Libertà. Ieri mattina la prima udienza alla sezione Civile del Tribunale di Salerno. Il consorzio (aggiudicatario dell’appalto) ha trascinato il Comune in Tribunale per far valere le proprie ragioni sulla rescissione contrattuale messa in atto dall’amministrazione comunale all’indomani del sequestro del cantiere e l’avvio, dunque, dell’inchiesta penale, oggi oggetto di processo. Secondo la ricostruzione dei fatti, la Tekton rivendicherebbe il contratto con il Comune di Salerno, contestando la responsabilità che l’Ente avrebbe attribuito al consorzio sui crolli verificatisi in uno dei settori del cantiere di Santa Teresa. In pratica il Comune di Salerno vorrebbe dimostrare che si tratta di un errore di esecuzione, nel mentre la Tekton, dalla sua, ha tutta l’intenzione di dimostrare che i crolli sono stati determinati da errore progettuale. Tant’è che il consorzio di imprese avrebbe tirato in ballo la Lotti associati e studio Bofill, le due “penne” che hanno disegnato i progetti di Piazza della Libertà e del Crescent. Secondo i vertici della Tekton, l’errore sarebbe da progetto e non da esecuzione, contrariamente, dunque, alla tesi portata avanti dal Comune di Salerno, difeso, nel caso specifico, dall’avvocato Matteo Baldi che ha chiamato in causa i progettisti incaricati che saranno ascoltati durante le prossima udienza, in programma ad aprile. Al centro della risoluzione del contratto ci fu la mancata volontà da parte del consorzio di ottemperare alla messa in sicurezza delle opere crepate ed oggetto, poi, di inchiesta da parte della Procura di Salerno. Il Comune all’epoca trattenne anche parte dei compensi da trasferire alla Tekton fino alla revoca del contratto d’appalto. Da qui il ricorso della Tekton contro il Comune di Salerno. Appuntamento ora in aula la prossima primavera.