di Andrea Pellegrino C’è il nuovo progetto per Piazza della Libertà. O meglio c’è il nuovo intervento per il consolidamento e la messa in sicurezza del cantiere di Santa Teresa attualmente sotto sequestro dopo l’inchiesta della Procura di Salerno in seguito ai crolli verificatisi in alcuni settori della mega piazza il 24 luglio del 2012. La giunta comunale, alla presenza di Vincenzo De Luca, ha così approvato il progetto dal costo di un milione e 800 mila euro circa redatto dalla Lotti Associati che ha già trasmesso gli atti per l’acquisizione dei rispettivi pareri preventivi all’ingegnere Ciro Faiella (docente universitario incaricato dall’amministrazione comunale a svolgere analisi e verifiche dopo i crolli) e al Genio Civile di Salerno per l’autorizzazione sismica. Insomma ora il nuovo progetto dovrà passare al vaglio della Procura della Repubblica di Salerno, ed in particolare del professore Nicola Augenti, la cui relazione ha portato ai sigilli. Poi, con molta probabilità, si passerà alla richiesta di dissequestro del cantiere da parte del Comune di Salerno che tra l’altro, per l’esecuzione dell’intervento, ha già assicurato la copertura finanziaria. Ad oggi i legali dell’Ente non hanno presentato (contrariamente al Crescent) richiesta di Riesame, in attesa proprio dei nuovi sviluppi tecnici. Rup, invece, sarà l’ingegnere Luca Caselli, dirigente del settore ambiente e mobilità urbana, al quale sono state attribuite, all’indomani dell’inchiesta giudiziaria. tutte le competenze in merito all’intervento di riqualificazione dell’area di Santa Teresa. Ma tra le preoccupazioni dell’amministrazione comunale in merito alla realizzazione di Piazza della Libertà non ci sarebbe solo l’aspetto giudiziario, bensì anche i finanziamenti legati al completamento dell’opera. Tant’è che nel testo della delibera si legge: «è necessario approvare il progetto definitivo per consentire il prosieguo dell’attività di progettazione per rispettare la tempistica della fonte di finanziamento». L’intervento, infatti, è inserito nel programma Più Europa Salerno ed è finanziato, quindi, con i fondi Por Fers Campania 2007/2013. Il prosieguo del blocco, fanno capire da Palazzo di Città, potrebbe mettere a rischio i soldi stanziati dall’Unione europea.
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