Per ora non chiude il centro oncologico Malzoni di Agropoli - Le Cronache
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Per ora non chiude il centro oncologico Malzoni di Agropoli

Per ora non chiude il centro oncologico Malzoni di Agropoli

C’è una prima vittoria. E a beneficiarne sono i malati di tumori in attesa di essere sottoposti a radioterapia o radiochirurgia. Dopo l’incontro tenutosi alla Direzione Generale dell’Asl di Salerno tra il commissario straordinario Longo e i rappresentanti del Radiosurgery Center Lucio Vizioli, presidente del CdA, e il direttore tecnico Valerio Scotti, quest’ultimo viene autorizzato nuovamente ad accettare pazienti. Dunque, almeno per il momento, il Centro sarà pienamente operativo. E se viene garantito il diritto alle cure per i malati oncologici, dall’altra parte sembra confermata la volontà del socio di maggioranza, ovvero la stessa Asl, a mettere in liquidazione la società sperimentale pubblico-privata e si aspetta solo la convocazione straordinaria dell’assemblea da parte del presidente Vizioli per procedere alla nomina del liquidatore. «La sperimentazione attiene al progetto gestionale – puntualizza Giovanni Presutti, AD del Radiosurgery Center – e su questa base teniamo ad evidenziare alla Asl che la società ha degli ottimi risultati di gestione infatti anche quest’anno ci sono dividendi per i soci oltre ai buoni risultati delle prestazioni radioterapiche e non riusciamo a spiegarci quali sono le motivazioni dei Commissari ad acta che li hanno spinti a non prorogare tale sperimentazione anzi a chiederne la chiusura». Infatti, nell’assemblea dei soci convocata presso la sede di via Nizza anche quest’anno la società è stata chiamata ad approvare un bilancio con un utile netto di oltre 300mila euro. Ma la vicenda ha comunque dell’assurdo. Mentre è dimostrato che sia in termini gestionali sia per gli aspetti clinico-scientifici il Centro è efficiente, allo stesso tempo la Regione Campania decide di liquidare in un batti baleno una best-practice dalla quale si può solo prendere esempio. Infine, solo per la cronaca, il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, che inizialmente aveva promesso il suo sostegno politico ed amministrativo alla società, oggi non era presente all’incontro.