di Andrea Pellegrino A Roma gli incontri si susseguono. Sull’accordo Ncd – Pd da chiarire ci sarebbe soltanto il nome del candidato governatore. Tutto il resto, invece, sarebbe stato ampiamente definito. Intensa sancita, non più tra quattro o cinque big nazionali ma innanzi alle componenti democrat che contano in Campania. Dunque il placet ci sarebbe stato anche dal Pd Campania, con la stessa segreteria regionale Assunta Tartaglione impegnata nelle trattative con i centristi. Ieri tra via del Nazareno e Palazzo Chigi si sono visti tutti. Compresi ex deluchiani napoletani del calibro di Mario Casillo. O gli attuali o ex bassoliniani, o Guglielmo Vaccaro che qui in Campania ha candidato la salernitana Angelica Saggese alle primarie. Insomma tutti, ad eccezione dei deluchiani, o meglio dell’unico (forse) fedelissimo, Fulvio Bonavitacola che nella partita a quanto pare non ci sarebbe proprio entrato. L’obiettivo di tutti è evitare le primarie, anche in considerazione di un sondaggio che sarebbe giunto ai vertici nazionali. Le primarie in Campania, sintetizzando il contenuto, sarebbero un vero e proprio stillicidio interno al Pd che metterebbe a rischio la vera e propria elezione. Poi l’accordo con Ncd, Udc, Scelta Civica ed i Popolari per l’Italia che oggi saranno tutti a Napoli per sancire la nascita della “Costituente Popolare” e probabilmente per comunicare lo stato delle trattative politiche. Successivamente il Pd raggrupperà i suoi, con la direzione slittata, oramai ufficialmente, da oggi al giorno 20. I nomi dei candidati che ancora resistono sul tavolo di Matteo Renzi e di Nunzia De Girolamo, sono quelli di Enzo Amendola, Andrea Orlando e Enzo Cuomo. Ultimi aggiornamenti vedrebbero in salita le quotazioni di Gaetano Quagliariello, la cui candidatura cambierebbe gli assetti politici della coalizione. Poi ci sarebbero i nomi ancora di Alberto Irace e Venanzio Carpentieri. Comunque, secondo un primo identikit il candidato governatore dovrebbe essere “nuovo” e sicuramente non Vincenzo De Luca che dalla sua, però, si muove come un treno. Per lunedì 17 la segreteria provinciale di Salerno vorrebbe chiudere tutti gli adempimenti necessari per presentare la candidatura alle primarie di Vincenzo De Luca. Lunedì prossimo, infatti, Landolfi ha convocato la direzione provinciale con all’ordine del giorno primarie e costituzione della commissione di garanzia per esse. Intanto a via Manzo è un via vai di dirigenti cittadini per la raccolta delle firme: ottomila la soglia da raggiungere. Una prova di forza o una fuga in avanti della segreteria provinciale di Salerno e dello stesso Vincenzo De Luca che forse in cuor suo sa bene che le primarie del Pd (già fissate per il 14 dicembre) sono ormai lontanissime. A lui non resterà che decidere quale strada intraprendere: la corsa solitaria verso Palazzo Santa Lucia o una ritirata con tanto di nuova trattativa con il Pd. Sul piatto, oltre ad una certa candidatura per il figlio Roberto (che sarebbe blindato in due collegi) ci sarebbe in piedi sempre la proposta per la guida dell’Autorità portuale di Napoli che ben presto sarà accorpata a quella di Salerno. Un posto ambito ad oggi da Andrea Annunziata (attuale presidente salernitano dell’Authorty) che da mesi ormai segue spesso Matteo Renzi. Infine Andrea Cozzolino che come De Luca prosegue la sua corsa. Domani alle ore 17,00 alla Mostra d’Oltremare terrà la sua convention politica. Ma sono in molti a scommettere che il suo vero obiettivo è il Comune di Napoli. Oggi nuovi sviluppi sull’asse Pd – Ncd. La partita ora si gioca tutta tra Montecitorio e Palazzo Chigi.
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