Pd, oggi le liste: spunta Alfieri - Le Cronache
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Pd, oggi le liste: spunta Alfieri

Pd, oggi le liste: spunta Alfieri

 

di Andrea Pellegrino

Oggi andrà in scena l’ultimo atto della fase pre congressuale del Pd, prima delle primarie del 30 aprile. Alle 18,00 si presentano le liste collegate alle mozioni. Quattro i collegi salernitani, con altrettanti capilista che dovranno rispettare l’alternanza di genere. Piero De Luca condurrà la lista di Salerno città. All’interno ci sarà anche il consigliere comunale Antonio D’Alessio (espressione del gruppo Iannuzzi). Un collegio anche per Franco Alfieri che dovrebbe guidare una delle liste. Sempre che resista la regola di escludere i parlamentari dalla corsa verso l’assemblea nazionale: in caso contrario, infatti, il posto sarà occupato da Sabrina Capozzolo, ex delfina dello stesso Alfieri. Dipende anche dall’Agro, dove per ora la casella è occupata (provvisoriamente) da Angelica Saggese. Due le opzioni in campo, per superare questa ipotesi: la candidatura di Giuseppe Canfora (nella sua qualità di presidente della provincia) o quella di Federica Fortino, responsabile provinciale dei Gd. La mozione Orlando, invece, parte da due capisaldi: la candidatura di Tonino Cuomo e quella di Peppe D’Ascoli. Emiliano, invece, farà scendere in campo, oltre Simone Valiante, l’ex consigliere comunale di Scafati Marco Cucurachi. Tramontata, invece, la seconda lista a supporto di Renzi, proposta da Umberto del Basso de Caro. A quanto pare, salvo imprevisti, l’operazione politica non andrà in porto, complice, probabilmente, anche qualche resistenza da parte di deluchiani campani. Ieri, intanto, la convenzione nazionale ha ufficializzato la sfida a tre alle primarie del 30 aprile, bocciando anche l’ipotesi di uno slittamento per le condizioni di salute di Michele Emiliano. Proprio dall’ospedale in cui è ricoverato a Foggia per la rottura del tendine di Achille, attraverso un videomessaggio, l’ex pm ringrazia quanti avevano accettato l’idea di un possibile rinvio dei gazebo del 30 aprile a causa del suo infortunio (un “sì” era arrivato da Orlando, mentre i renziani Rosato e Guerini avevano bocciato la proposta), ma frena. «Non voglio assolutamente condizionare i tempi delle primarie. Non ho chiesto nulla in tal senso», dice il governatore della Puglia.