Pascarelli: «Meglio la proposta di dimezzare gli stipendi» - Le Cronache
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Pascarelli: «Meglio la proposta di dimezzare gli stipendi»

Pascarelli: «Meglio la proposta  di dimezzare gli stipendi»

di Brigida Vicinanza

«Ho conosciuto il sindaco di de Magistris perché abbiamo condotto insieme la battaglia tra acqua pubblica e acqua privata». Ha esordito così il sindaco di Roccapiemonte Andrea Pascarelli, intervenuto durante l’incontro organizzato dal consigliere Dante Santoro contra la riforma costituzionale. Il sindaco si rivolge direttamente al collega partenopeo, ospite “d’onore” dell’iniziativa: «A Roccapiemonte l’acqua privata non è mai entrata, nonostante la parte privata abbia chiesto al sottoscritto un risarcimento di 4 milioni e 200mila euro. Però questo ha permesso a noi di tenere il nostro sistema idrico integrato e con i nostri operai e ha permesso ai cittadini di pagare una bolletta che è la metà di quella che normalmente pagherebbero. Per quanto riguarda il mio approccio a questa campagna referendaria è stato un poco diverso. Io mi sono posto come un cittadino che deve scegliere in base a ciò che prevede la modifica costituzionale. Ogni giorno un cittadino mi chiede consiglio sul voto e io rispondo che ognuno deve ragionare con la propria testa, perché questa è l’occasione per fare in modo che anche noi italiani piano piano possiamo formarci come coscienza civile». In merito ai costi poi: «Il Parlamento costa ogni anno un miliardo e mezzo ed è svincolato dal controllo della corte dei conti. E allora il movimento 5 stelle più volte criticato fa una giusta proposta come quella di dimezzare gli stipendi». All’incontro ha preso parte anche il consigliere comunale Gianpaolo Lambiase: «Un disastro totale questa riforma. Consentiamo ad una maggioranza minima, la maggioranza del Parlamento italiano e non avremo più garanzie perché decideranno i membri della Corte Costituzionale, io credo che fino al 4 dicembre continuiamo ad andare per strada tra la gente per informarli sul voto, può essere solo un fatto positivo, così da far capire a tutti che questa è una riforma assolutamente dannosa per il popolo italiano». Tra gli interventi anche quello di Luciana Mandarino di Nocera Inferiore che ha chiesto un ultimo sforzo in quest’ultima settimana di campagna referendaria per il no.