Paghi il canone Rai? “Sei un vecchio di m...a” - Le Cronache
Attualità

Paghi il canone Rai? “Sei un vecchio di m…a”

Paghi il canone Rai?  “Sei un vecchio di m…a”

di Francesco Carriero

No Country for old man, non è un Paese per vecchi, avrebbe scritto Cormac McCarthy, ascoltando le parole della dottoressa Tassoni, funzionaria dell’ufficio tributi della Rai, intervenuta nella mattinata di ieri in diretta a “Radio Kiss Kiss”. Ma più che altro ad essere per vecchi sarebbe la televisione pubblica, secondo la dipendente di viale Mazzini, ma non per vecchi qualsiasi, bensì per “vecchi di m…a”, come lei stessa gli ha definiti. Il tutto si è consumato nel corso del contenitore radiofonico condotto dal nostrano Pippo Pelo, nel corso del quale si discuteva (argomento immancabile in questo periodo dell’anno) del canoe Rai. Il dj, per approfondire la questione, aveva invitato ad intervenire in diretta radiofonica proprio la dottoressa Tassoni, dipendente dell’ufficio che si occupa di incassare il balzello, chiedendole se ritenesse più o meno giusto chiedere ai cittadini di pagare il tributo. La risposta è stata sconcertante: la dottoressa ha affermato che, visto che chi resta a guardare la tv tutto il giorno sono solo i “vecchi di m…a” è giusto che questi paghino il canone a mamma Rai. Comprensibilmente contrariato, anche il conduttore Pippo Pelo ha chiesto al suo ospite di rivolgersi agli anziani con termini maggiormente appropriati, ma la dottoressa Tassoni non ha raccolto l’invito, insistendo con la colorita espressione. Grande indignazione è stata espressa dal presidente di uno dei club “Forza Silvio” nostrani, Raffaele Cicalese: «Siamo rimasti allibiti – dichiara – nel sentire come un dipendente pubblico abbia diverse volte insultato, in diretta radiofonica, i contribuenti italiani e le persone anziane. Inoltre nel corso della trasmissione la dottoressa Tassoni ha giustificato il pagamento del Canone Rai, asserendo che gli introiti servirebbero per coprire spese per truccatori e parrucchieri per le conduttrici. Per queste ragioni stiamo valutando tutte le azioni percorribili per difendere gli interessi dei contribuenti e delle persone offese dalla dipendente pubblica». Non è un Paese per vecchi, non è una tv per vecchi, lasciategli almeno la radio.