- Elezioni amministrative 2021 rinviate in autunno per CovidPubblicato 8 ore fa
- Ospedali al collasso, l’infettivologo del Ruggi: “Indispensabili lockdown mirati”Pubblicato 14 ore fa
- Fondovalle Calore, Cascone: “Puntiamo a completare l’opera”Pubblicato 14 ore fa
- Ciak docu-film “Verita’ negata” su Angelo VassalloPubblicato 14 ore fa
- Salerno ha sacrificato il suo litorale storico al miraggio da baraccone fieristicoPubblicato 5 giorni fa
- Confindustria Salerno: Prete,ho vissuto anni ricchi di sfidePubblicato 1 settimana fa
- Troppi contagi al Virtuoso, il sindaco Napoli sospende le attività didattiche in presenzaPubblicato 1 settimana fa
- Traffico di stupefacenti, blitz all’alba. Arrestate 47 personePubblicato 1 settimana fa
- Lutto nel mondo del calcio, è morto Lamberto Leonardi. Allenò la Salernitana di TroisiPubblicato 1 settimana fa
- Gruppo Gallozzi si espande a Nord, Gf Logistic apre a ParmaPubblicato 1 settimana fa
Pagani/Nocera S. Funzionario dell’agenzia dell’entrate rinviato a giudizio

PAGANI/NOCERA SUPERIORE. Avrebbe alterato gli accertamenti di alcuni utenti: rinviato a giudizio un funzionario dell’agenzia delle entrate di Pagani con l’accusa falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale. Il Gup Alfonso Scermino del tribunale di Nocera Inferiore ha inviato a processo il 60enne Giuseppe Auricchio di Nocera Superiore: secondo l’accusa avrebbe modificato, senza averne l’autorizzazione, gli importi per i provvedimenti dell’ente. Le modifiche sarebbero state numerose e in un primo momento si era parlato di alcune centinaia di numeri.
Le attestazioni che sarebbero risultate alla fine della pratica sarebbero state relative a somme di denaro dovute dai contribuenti inferiori rispetto a quelle reali. Somme verificate durante i vari accertamenti.
Auricchio, secondo l’accusa, avrebbe avuto accesso al Paris il programma dell’agenzia utilizzato per inserire i dati economici sugli atti di accertamento: una volta entrato nel sistema avrebbe modificato le cifre.
Grazie alla ricostruzione dei versamenti effettuati realmente dai contribuenti, i tracciati informatici e a varo interrogatori di dipendenti, il servizio ispettivo interno ha ricostruito il raggiro ai danni dell’agenzia. Il trucco sarebbe stato quello di aumentare l’importo dei pagamenti rispetto a quello che gli utenti avevano di fatto corrisposti. Con tale sistema, all’utente non arrivavano o ne arrivavano per importi inferiori ulteriori richieste di pagamento di quanto accertato dall’agenzia.
Il funzionario potrà offrire ampie spiegazioni o contestare del tutto le indagini a partire dal prossimo 10 novembre, quando, davanti al giudice monocratico Antonio Tarallo sarà giudicato.