Pagani. Un manichino impiccato contro il sindaco - Le Cronache
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Pagani. Un manichino impiccato contro il sindaco

Pagani. Un manichino impiccato contro il sindaco

PAGANI. Un manichino impiccato con su scritto “Il Nostro Natale Grazie a voi” è stato ritrovato questa mattina davanti alla sede del Comune di Pagani in piazza Bernardo D’Arezzo. Una scoperta agghiacciante effettuata intorno alle sette di ieri mattina che ha sconvolto cittadini e politic, a due ore dall’inizio del consiglio comunale.
Il manichino è stato legato per la testa a un palo della luca, portando addosso una maglia riportante la frase “Il Nostro Natale Grazie a Voi”, quasi a volere imputare a Palazzo San Carlo la responsabilità di un disagio all’interno di un nucleo la cui origine resta ignota. Pare che il manichino indossasse qualcosa di similare a una fascia tricolore e quindi si pensa che potesse essere indirizzato al sindaco. La foto ha fatto il giro del web nel giro di pochi minuti, invadendo le bacheche di tanti utenti e di numerosi organi di stampa.
Si cerca di capire chi possa essere il responsabile di tale gesto ma, fatto sta, che il colpevole potrebbe emergere nel giro di poco tempo. Sembrerebbe volontà dell’amministrazione e dei funzionari comunali, infatti, affidarsi al sistema di videosorveglianza presente nell’area.  A quanto pare, quindi, gli ignoti autori non avrebbero badato a questo particolare che ora potrebbe giocare un ruolo importante per la risoluzione di quello che sembrerebbe un atto caratterizzato da molteplici chiavi di lettura: qualcuno pensa all’atto intimidatorio nonostante il messaggio lascerebbe intendere la condizione di una o più persone.
Il sindaco Salvatore Bottone, visibilmente amareggiato per l’accaduto ha rilasciato solo qualche breve dichiarazione alla stampa dalla quale è merso l’assoluta incomprensibilità del gesto e la non riconducibilità dello stesso a un evento o una persona in particolare. Il primo cittadino ha anche ricordato di non essere più preoccupato del solito e di essere amareggiato per gesti del genere.
Ad indagare i carabinieri della tenenza di Pagani e del reparto territoriale di Nocera Inferiore che al momento non hanno ancora individuato il “bersaglio” di quella che appare una protesta o, addirittura, una minaccia.
Solidarietà e indignazione sono stati espressi da vari esponenti politici locali. Si è mosso anche il mondo dell’associazionismo. «Lo sconcertante ritrovamento nei pressi di Palazzo di Citta lascia spazio a riflessioni profonde e su piu fronti -affermna Emilio Toscano di Progetto Comune-. Crediamo infatti che una delle possibili chiavi di lettura del gesto tanto palese e chiaro nel messaggio, quanto estremo  nei ”modi”, e quella di una stasi economica locale che costringe I commercianti e gli operatori economici di questa citta, che da tempo lamentano poco supporto ed da parte delle istituzioni, a gesti e segnali di palese esasperazione. Tutto questo sia da richiamo per tutte le componenti istituzionali, politiche e sociali, dedite al rilancio della situazione economica paganese. Abbiamo tutti il dovere di cooperare insieme ai commercianti, agli imprenditori ed a chi, magari, ha intenzione di investire a Pagani, per porre fine a questa perdurante agonia. Esprimiamo la più profonda vicinanza umana e istituzionale all’Amministrazione che, siamo sicuri, non manchera di dimostrarsi sensibile in tal senso. Il gesto, sicuramente, di protesta ed il grido di allarme degli operatori del commercio che ha trovato sfogo in tale gesto, potrebbe figurare  tra le priorita dell’azione di rilancio che anche la nascente Confcommercio capeggiata dal Presidente Amendola, ha intenzione di attuare per la citta. Una protesta, che ci obbliga tutti ad una reazione concreta a tutela degli operatori del settore».