Ospedale Covid di Salerno: la Regione non paga la variante e la ditta non effettua il collaudo: così resta chiuso - Le Cronache
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Ospedale Covid di Salerno: la Regione non paga la variante e la ditta non effettua il collaudo: così resta chiuso

Ospedale Covid di Salerno: la Regione non paga la variante e la ditta non effettua il collaudo: così resta chiuso

Marcello Taglialatela presenta un quinto esposto in Procura in relazione alla costruzione dei tre ospedali Covid a Salerno, Caserta e Napoli. Nel documento, datato 8 giugno, la Med chiede alla Regione di riconoscere il pagamento di circa 2 milioni di euro relativo alle modifiche in corso d’opera effettuate sui 3 ospedali prefabbricati, che sarebbero state indicate proprio dall’unità di crisi motivo per il quale la Med si rifiuta di procedere al collaudo delle strutture che restano quindi chiuse e inutilizzabili. La Regione Campania infatti, a pochi giorni dal completamento dei lavori della Covid Center di Napoli, nel parcheggio dell’ospedale del Mare, decise di non utilizzare più i prefabbricati per le terapie intensive, visto che non c’era più esigenza, ma di renderli ospedali per la degenza di malati Covid multi problematici. Una scelta che rendeva l’opera diversa dall’oggetto dell’appalto vinto da Med che prevedeva la realizzazione di “moduli prefabbricati per terapie intensive”. “Hanno fatto costruire 3 ospedali, di cui 2 sono chiusi e non apriranno, per quello di Napoli hanno affidato a trattativa privata 4 milioni di euro per attrezzature non meglio specificate, sempre per quello di Napoli non sono mai stati consegnati i ventilatori polmonari, parliamo di un appalto di 18 milioni di euro che è più che raddoppiato” sottolinea Taglialatela. Complessivamente, contando il valore iniziale e le modifiche in corso d’opera i tre ospedali prefabbricati, di cui quelli di Caserta e Salerno non sono mai entrati in funzione, sarebbero costati 24 milioni e mezzo di euro.Nella relazione di 19 pagine della Med si indica anche il ruolo di Ciro Verdoliva, direttore generale dell’Asl Napoli 1: “Verdoliva avrebbe dovuto controllare che i lavori si svolgessero correttamente e in trasparenza, ma dalle carte emerge che il suo ruolo sarebbe stato quello di facilitatore dell’azienda” spiega Taglialatela. Proprio Ciro Verdoliva è stato uno dei principali sponsor degli ospedali prefabbricati di Napoli, Caserta e Salerno. E’ proprio lui che convoca i giornalisti sul cantiere dell’opera lo scorso marzo, ed è l’Asl Napoli 1 da lui diretta che diffonde il video degli applausi ai camion della Med che arrivano di notte a Napoli con i moduli prefabbricati. Infine è sempre l’Asl Napoli 1 ad aver commissionato un video celebrativo relativo alla costruzione degli ospedali prefabbricati. Una scelta che racconta quanto la decisione di puntare su quest’ore fosse stata anche una scelta di tipo comunicativo. L’inchiesta di Fan Page punta il dito sulle tre strutture di cui come detto due sono inutilizzabili.