Ornella Pellegrino, la dirigente del Virtuoso: “Regaleremo 400 pasti, preparati dagli studenti, alle persone bisognose” - Le Cronache
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Ornella Pellegrino, la dirigente del Virtuoso: “Regaleremo 400 pasti, preparati dagli studenti, alle persone bisognose”

Ornella Pellegrino, la dirigente del Virtuoso: “Regaleremo 400 pasti, preparati dagli studenti, alle persone bisognose”

di Monica De Santis

In occasione delle prossime festività pasquali, l’Istituto Alberghiero Roberto Virtuoso, ha deciso di essere vicino alle persone che vivono un momento di disagio o che si trovano in situazioni svantaggiate. Nei giorni di sabato e lunedì infatti docenti e alunni offriranno un “Easter Lunch Bag” a tutte le persone bisognose. La distribuzione avverrà presso la sede di via Pertini (scuola Barra) e in piazza Ferrovia dalle ore 12 alle ore 13,30. Promotrice dell’iniziativa la dirigente scolastica Ornella Pellegrino che spiega che questa iniziativa è in realtà una replica di quelle fatte alla vigilia di Natale, Capodanno ed Epifania e che sono possibili grazie all’ordine dei medici di Salerno che ha fatto da sponsor, insieme all’associazione dei commercialisti… “Abbiamo predisposto la distribuzione di 200 pasti d’asporto per la giornata di sabato e 200 per la giornata di lunedì, con un menù vario, confezionato e da distribuire a coloro che verranno nei due punti di distribuzione, dove ad accoglierli ci saranno gli studenti ed i docenti dell’indirizzo di sala e dell’indirizzo di accoglienza turistica, che partecipano a titolo gratuito all’iniziativa. Un’iniziativa che già durante le feste di Natale ha avuto un grande successo, purtroppo, e dico purtroppo perchè questo da la contezza delle problematiche economiche che ci sono in città. Abbiamo anche predisposto la distribuzione di 50 uova di Pasqua ai bambini che verranno e anche ai nonni che, purtroppo, anche questa è una cosa molto triste, vengono a chiedere un regalo per i loro nipoti. Tutti i pasti saranno preparati dai nostri allievi che, verranno a scuola in piccoli gruppi, e che non vedono l’ora di poter rientrare nei laboratori, perchè questo lockdown li ha tenuti troppo lontani dalla scuola e dalle attività laboratoriali che sono il punto di forza della nostra scuola”. Lei ha parlato della voglia dei ragazzi di tornare ad utilizzare i laboratori della scuola. Ma in questi mesi di sospensione delle attività in presenza come vi siete organizzati, visto che l’indirizzo di studio del vostro istituto si basa proprio sull’uso dei laboratori? “Ho usato un metodo che lo scorso anno avuto utilizzato in un’altra scuola e che quest’anno ho trasferito all’alberghiero. Praticamente i ragazzi che hanno attività pratiche comprano del materiale che il docente gli ha comunicato nella lezione precedente. Qualora i ragazzi non dovessero avere la possibilità di acquistare questo materiale, la scuola provvede a distribuire questo materiale ai ragazzi. Così in video il docente, da casa sua, fa vedere ai ragazzi, ad esempio come si prepara un cocktail e i ragazzi lo imitano e fanno delle cose bellissime, genitori che mi mandano delle foto perchè sono contentissimi che i figli pur non venendo a scuola riescano a fare delle esercitazioni. Quindi sta andando bene sotto questo punto di vista ma ovviamente il laboratorio in presenta è tutt’altra cosa perchè una cosa è cucinare usando i fornelli di casa e una cosa è utilizzare la nostra cucina che è professionale. La presenza è un’altra cosa ecco perchè spero che al rientro dalle vacanze di Pasqua ci venga almeno concesso di poter tornare a fare le attività di laboratorio”. Lei si augura un ritorno in presenza almeno per le attività di laboratorio, però voi siete stati anche la prima scuola superiore chiusa dal Comune di Salerno per troppi casi Covid? “Su mia richiesta all’Asl e al Comune. Bisogna tenere presente che la popolazione del mio istituto è una popolazione enorme, parliamo di oltre 1000 studenti. Dunque registrare 20 casi su 1000 è una cosa registrarne 20 su 500 è un’altra. Però io ho chiesto la chiusura perchè i ragazzi delle scuole superiori prendono il covid fuori dalla scuola e lo portano a scuola contagiando gli altri. Ovviamente avendo casi in tante classi diverse, non potevo fare diversamente non potevo mettere in quarantena una classe si ed una no, perchè sarebbe diventato problematico anche per la sostituzione dei docenti. Ecco il perchè di quella mia richiesta, ma sono pronta a riaprire se i ragazzi iniziassero ad avere un atteggiamento prudente a casa e fuori della scuola. Anche perchè le nostre sedi sono praticamente delle caserme abbiamo un protocollo di sicurezza severissimo”. Ha registrato casi di dispersione scolastica nel suo istituto? “Più che di dispersione scolastica parlerei di dispersione scolastica dovuta a problemi di salute psichica, perchè quello che io noto e mi rattrista dirlo, è l’aumento di certificati da parte di psicologi e psichiatri che dicono che i ragazzi hanno problemi di ansia, depressione, non dormo più la notte quindi la mattina non riescono a fare lezione, che prendono farmaci antidepressivi e ansiolitici. Io ho una casistica di questi certificati da far paura. Quindi è una dispersione non dovuta al fatto che il ragazzo non si vuole collegare ma perchè in questa fase stanno soffrendo di turbe psichiche. E’ molto grave la situazione. Abbiamo avuto il caso di un ragazzo di 17 anni che si è procurato atti di autolesionismo tali da avere un Tso nel reparto di psichiatria di Salerno la cosa preoccupa. Ci sono casi molto gravi. La scuola è un ammortizzatori per questi ragazzi, la scuola soprattutto per quei ragazzi che hanno situazione familiari diciamo borderline, stare a casa 24 ore su 24 con soggetti che sono a loro volta problematici non può che acuire i loro disagi. Purtroppo il covid, non è passato sulle nostre vite come una folata di vento, ma ha creato molti problemi, soprattutto agli adolescenti”.