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Omicidio Fratte: positivo lo stub sul quarto indagato: “Avevo fatto esplodere un petardo”

Secondo quanto determinato dai giudici del Riesame la prova dello stub non rappresenta un elemento cardine nella ricostruzione del duplice omicidio di Fratte. Ora, proprio dagli esami dello stub, arriva un nuovo piccolo colpo di scena. R. C., il quarto indagato per l’agguato mortale di via Magna Grecia, è risultato positivo alla prova. In poche parole sono state trovate traccia di polvere da sparo sull’uomo che, tra l’altro, sarebbe stato avvistato sul luogo del delitto in due distinti momenti. R. C., originario di Matierno, ha lasciato il carcere lo scorso anno e agli inquirenti avrebbe riferito che le tracce trovate sui suoi indumenti sono da ricondurre al fatto che aveva fatto esplodere alcuni petardi poche ore prima dell’esame. Versione che ora è al vaglio del sostituto procuratore Vincenzo Montemurro, titolare dell’inchiesta sull’omicidio nei confronti di Antonio Procida e Angelo Rinaldi. Dal Riesame sono giunti altri importanti elementi nei giorni scorsi. In relazione alla ricostruzione fornita dai giudici del Tribunale della Libertà a sparare i colpi mortali sarebbe stato Roberto Esposito, già condannato per omicidio. Matteo Vaccaro, secondo la ricostruzione del Riesame, sarebbe il mandante in quanto voleva riaffermare la sua leadership sul territorio e vendicarsi del grave affronto fatto da Procida davanti al Bar Vintage (l’aveva colpito con un pugno in seguito ad un violento alterco sulla questione dell’affissione dei manifesti). Ora toccherà agli inquirenti valutare le responsabilità di R. C.