Olimpiadi al via, la carica dei salernitani - Le Cronache
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Olimpiadi al via, la carica dei salernitani

Olimpiadi al via, la carica dei salernitani

SALERNO – Il sogno di una vita. Tanti sforzi, tanti allenamenti per arrivare fin qui: alle Olimpiadi. Tra paura, contagi, stadi vuoti e atmosfera però sempre a effetto, iniziano i Giochi Olimpiaci di Tokyo. Dopo il rinvio dello scorso anno, si parte e per tutti gli atleti al via è il sogno di una vita che si corona. Non mancherà nella spedizione azzurra una rappresentanza salernitana. Sono tre gli atleti in gara, uno convocato come riserva, tre collegati inevitabilmente a Salerno e infine due tecnici. La nostra portabandiera virtuale non può non essere Rossella Gregorio che parteciperà alla gara di sciabola, sia individuale sia a squadre dove cinque anni fa, ai Giochi di Rio, portò a casa il quarto posto. Si è avvicinata alla scherma a otto anni, per caso, grazie agli amici di famiglia che erano dirigenti del Club Scherma Salerno e l’impatto non è stato dei migliori, ma poi con il passaggio dal fioretto alla sciabola ha trovato la sua strada. Grazie a un “tour de force” tra studio e allenamento è approdata in Nazionale a 15 anni, per i Giochi del Mediterraneo. In bacheca ha un titolo mondiale ed europeo a squadre e tra i vari piazzamenti spiccano un argento e due bronzi continentali individuali. Alla soglia dei 31 anni vive la sua seconda olimpiade, Rio 2016 era il sogno, Tokyo 2020 quella della maturità. Il 27 luglio la prima gara. Domenica, invece, sarà il turno di Vincenzo Dolce, che con la nazionale di pallanuoto affronterà il Sudafrica nella prima giornata del Gruppo A. Alla sua prima partecipazione è stato l’uomo decisivo nella finale degli ultimi Mondiali contro la Spagna, segnando due reti e rendendosi autore di una prestazione maiuscola e al rientro a Salerno è stato accolto da fuochi d’artificio e festeggiamenti in grande stile. Difensore lucido e determinato, è cresciuto sportivamente nei circoli più famosi della Campania, dal Posillipo al Canottieri Napoli, per poi spostarsi a Busto Arsizio nella Sport Management. Laureato in giurisprudenza, il ventiseienne è la dimostrazione dello stato di forma della pallanuoto italiana, capace di poter contare, oltre che sui veterani, su giovani di valore che possono dire la loro anche nelle competizioni più importanti e con questo spirito affronterà anche la sua prima avventura a cinque cerchi. Giovedì 5 agosto sarà il giorno dell’esordio olimpico per il karateka Angelo Crescenzo. L’atleta di Sarno sarà impegnato negli incontri della categoria fino a 67 chili. Originario di Sarno ha iniziato a fare sport con la kick boxing, ma non si è sentito mai soddisfatto. Così, a 10 anni, ha cambiato palestra, è passato allo Shirai Club di San Valentino e ha iniziato a praticare quella disciplina che, da spettatore del fratello Michele, lo aveva sempre affascinato. Nella sua bacheca brillano un titolo mondiale e due argenti e un bronzo europei che lo hanno consacrato come uno dei protagonisti nel panorama internazionale. Del karate ama la complessità, per lui è una sfida con sé stesso e con l’avversario. Dopo anni di sacrifici è pronto a dire la sua anche sul tatami a cinque cerchi. Aspetterà eventualmente la sua occasione, pronto a dare un contributo il canottiere Vincenzo Abbagnale, scafatese classe 1993, tesserato per il Cn Stabia e convocato come riserva nell’otto con. Il 31 luglio toccherà a Dariya Derkach alla sua seconda partecipazione olimpica e in gara nel salto triplo. Nata in Ucraina, a 200 km da Kiev, è una salernitana d’adozione e sportivamente è nata sulla pista del Donato Vestuti. Ha ottenuto la cittadinanza a maggio del 2013 e un mese più tardi l’Europeo a squadre di Gateshead è stato il suo debutto con la maglia azzurra. Intanto, fra prove multiple, lungo e triplo, aveva già collezionato 18 titoli in sei anni nelle categorie giovanili, senza partecipare alle rassegne internazionali di categoria. Fino all’exploit dei tricolori under 23 di Rieti 2013 dove è atterrata a 6.67 nel lungo (quinta italiana di sempre a livello assoluto) e a 13.92 nel triplo (seconda alltime di categoria alle spalle di Simona La Mantia), specialità che l’ha poi portata all’argento dei successivi Europei under 23 e per la prima volta sopra i 14 metri (14.15) agli Assoluti di Rieti nel 2016. Si allena con il padre Serhiy (ex decatleta) a Formia dove vive dalla fine del 2014, mentre dall’autunno del 2020 viene seguita anche dalla mamma Oksana che è stata una valida triplista (14.09 di record personale). Ha studiato al liceo scientifico, tra i suoi hobby c’è la moto ed è un’amante del mare. Legata a Salerno anche Yadisledy Pedroso, cubana di nascita, italiana per amore che nel nostro Paese ha iniziato indossando i colori della Salerno Running, allenata dal salernitano Massimo Matrone. Ora tesserata per l’Aeronautica alla sua seconda olimpiade, sarà in gara nel 400 metri ostacoli, specialità in cui a Rio si classificò dodicesima. Con famiglia originaria di Calvanico e trascorsi a Salerno e Battipaglia, ha un cuore salernitano anche l’italo-americana Rae Lin D’Alie, che esordirà con la Nazionale di basket 3X3 domani. In programma le gare del girone eliminatorio contro la Mongolia e la Francia. È stata proprio lei tra l’altro a mettere dentro il canestro che ha portato la nazionale a Tokyo. A guidare la squadra ci sarà inoltre il coach salernitano d’adozione, Andrea Capobianco che ha agli inizi della sua sfavillante carriera ha guidato Battipaglia e la Pallacanestro Salerno. In versione di coach ci sarà anche anche Egon Vigna, alla quarta Olimpiade seguirà invece l’equipaggio della velista Silvia Zennaro nella classe Laser Radial.