Occupy Sant’Agostino dipendenti contro Renzi - Le Cronache
Cronaca

Occupy Sant’Agostino dipendenti contro Renzi

Occupy Sant’Agostino dipendenti contro Renzi

di Francesco Carriero

Un venerdì nero per i lavoratori della Provincia. La giornata di ieri ha visto alternarsi sotto i cancelli di palazzo (mentre a pochi metri di distanza gli operai di Montecorvino occupavano gli uffici del Consorzio di bacino)Sant’Agostino da prima i lavoratori dell’Arechi Multiservice e poi gli stessi dipendenti dell’ente, ancora in assemblea permanente, hanno manifestato la loro preoccupazione per il futuro, visto i tagli alle risorse e le dichirazioni provenienti dal governo centrale, rigurdante gli esuberi di personale. Solo in Campania, diviso tra le cinque province, sarebbero a rischio 1.700 lavoratori, il tutto nella totale indifferenza del Governo Renzi. Di qui la decisione di occupare le sedi della Provincia da parete dei lavoratori. Intanto, si è svolto a palazzo Santa Lucia un incontro tra l’assessore alle Autonomie locali Pasquale Sommese, il presidente dell’Anci Campania Francesco Iannuzzi e i segretari delle organizzazioni sindacali di categoria della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil Alfredo Garzi, Doriana Buonavita e Enzo Martone, il cui scopo è quello di siglare un protocollo che garantisca il ricollocamento dei lavoratori in eccesso: «Lavoriamo – ha detto l’assessore Sommese al termine della riunione – d’intesa con l’Anci e con le organizzazioni sindacali nel solco di un percorso di condivisione che la Giunta Caldoro si è dato e che ha prodotto importanti risultati in questi anni. L’obiettivo è scongiurare gli esuberi e valorizzare al meglio il personale di ruolo degli enti locali provinciali». Lo stesso presidente Canfora ha voluto incontrare i lavoratori per portar loro solidarietà ed informarli sulle ultime decisioni provenienti da Roma, relative all’iter di approvazione della Legge finanziaria al Senato. Il Governo, recependo le numerose preoccupazioni espresse da più parti e accogliendo le proposte migliorative, si avvia a licenziare un testo con misure meno drastiche per il personale delle Province: ossia il rinvio della mobilità alla fine del 2016 e ulteriori 2 anni di stabilità lavorativa. Un duro attacco al Governo Renzi arriva dall’ex inquilino di palazzo sant’Agostino Antonio Iannone, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia – An: «Ho denunciato per due anni gli effetti disastrosi che avrebbero avuto i tagli del governo centrale sulle Province: caduta dei servizi per i Cittadini e gravi rischi occupazionali per i dipendenti. Ho passato nottate all’Unione delle Province a sollecitare l’interesse di forze parlamentari e sindacati ma c’è stato un assordante silenzio perché non doveva disturbare la demagogia del manovratore: è una responsabilità storica che peserà su Renzi ed il Pd nelle sua articolazioni locali e nazionali. È ridicolo, infatti, che oggi i Presidenti delle Province del Pd si schierano (a comunicati stampa) con i dipendenti e contro i tagli; sono complici politicamente dell’azione del governo che sostengono; sono le stesse persone che prima di entrare nel ruolo di governo delle Province le etichettavano come inutili ed osannavano la riforma Delrio; hanno fatto campagna elettorale alle europee con la storia degli 80 euro in busta paga che sono stati pagati praticando 1miliardo di tagli ai servizi erogati dalle Province. Se vogliono essere credibili e schierarsi al fianco dei dipendenti debbono fare ammenda chiedendo scusa per ciò che hanno sostenuto ed uscire dal partito di Renzi. Diversamente ci risparmino altre pagliacciate perché il tempo è sempre galantuomo e già ci sta fornendo dimostrazioni»