“Obiettivo Sud” tra scrittura e jazz - Le Cronache
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“Obiettivo Sud” tra scrittura e jazz

“Obiettivo Sud” tra scrittura e jazz

di Olga Chieffi

Stasera e domani scenderà in campo, nell’ambito di Obiettivo Sud, la kermesse organizzata da Confassociazioni Campania in sinergia con Inner Wheel Club di Cava de Tirreni e UCID Sezione Cava-Salerno Costa d’Amalfi, una settimana focalizzata sui giovani e costruita su momenti culturali alternati all’arte, alla musica e alla recitazione, la giovane associazione Emiolia, con due importanti momenti. Stasera, alle ore 18, appuntamento a Palazzo Genovesi con la presentazione di “Uova in camicia …e altre storie di (stra)ordinario coraggio”, la seconda opera di Angelo Nairod, in libreria per le Edizioni Dialoghi. L’autore sarà in dialogo con Annamaria Petolicchio e la serata sarà impreziosita dai reading di Pasquale Auricchio. Il volume affronta, infatti, temi forti e di grande attualità: dalla violenza sulle donne all’ omogenitorialità, dalla surrogazione all’emancipazione femminile, con un occhio di riguardo ai diritti LGBTQ+ ed è ospite del cartellone proprio nel mese dedicato al Pride. Il tema del coraggio è il collante di tutti i racconti. L’autore ritiene che “È nell’ordinario che ciascuno di noi deve trovare un coraggio straordinario. Nelle sfide di tutti i giorni, nelle avversità che si presentano in ogni istante. Così, con (stra)ordinario coraggio, i protagonisti della raccolta combattono con una dignità intoccabile, a testa alta e senza mai piegarsi. L’originalità di queste storie risiede nella sorprendente umanità che condensano, scevra da futili retoriche.” Le storie di (stra)ordinario coraggio che compongono Uova in camicia sono anzitutto un ‘caleidoscopio di sentimenti’. Si può affermare con certezza, infatti, che, uno per uno, questi racconti avviluppino il lettore in un pulviscolo inafferrabile di sensazioni. Non a caso, i riferimenti a fenomeni atmosferici o in genere alla volta celeste, al firmamento, si snodano a più riprese tra le pagine, ma il senso di esse è offerto da un elemento solo apparentemente banale, all’interno del racconto che dà il titolo alla raccolta, una sorta di ‘correlativo oggettivo’ a cui non si può non badare. Angelo Nairod delinea una serie di vicende tutt’altro che bidimensionali. Niente è bianco o nero, ma i suoi personaggi brillano della luce di un arcobaleno inafferrabile. Il giorno successivo, alle 20, sullo scalone settecentesco di palazzo Genovese saranno di scena il crooner Pasquale Auricchio e la vocalist Giada Campione, che conosciamo quali cantanti lirici, assoluti protagonisti di un concerto non solo da ascoltare ma anche da vedere, dal titolo “Cheek to cheek”. Il concerto che prende nome da uno dei classici jazz più rinomati il cui titolo significa “Guancia a guancia”, pertanto i due artisti hanno voluto, data la cadenza del mese del Pride, dare un senso più profondo alla kermesse. Partendo dal significato letterale del titolo ognuno deve porsi guancia a guancia con il proprio essere e abbracciare ogni parte di sé: femminile, maschile o di qualsiasi genere essa sia. Solo così, in un mondo dove tutto è fugace “Anything goes”, ritrovandosi guancia a guancia “cheek to cheek” con sé e con l’unicità che ci circonda possiamo sentirci bene “Feeling good” in un mondo pieno di bellezza “Somewhere over the rainbow”. Conoscere noi stessi , la nostra storia e quella di persone che ogni giorno vivono chi sono a pieno “Nature Boy” può portarci ad aprire i nostri orizzonti e a vedere una realtà più positiva “La Vie en rose” imparando ad apprezzare anche chi siamo di più “The lady is a tramp” e a distruggere quelle barriere sociali che categorizzano e discriminano tutto ciò che non è omologato “Let’s face the music and dance”. Finalmente “At last”, dopo aver combattuto contro i nostri mulini a vento, rappresentati da “Bang Bang”, si potrà apprezzare la consapevolezza “Bewitched Bothered ad Bewildered” di una visione di se stessi e del mondo, e l’opinione negativa sulla libertà di esprimere il proprio essere non ci toccherà più di tanto permettendoci di dare quello swing alla nostra vita e a ciò che ci circonda “It don’t mean a thing”.