Nuovo stop per lo Stir, Servalli: «Speriamo che l’incontro con Bonavitacola sia servito» - Le Cronache
Attualità Salerno

Nuovo stop per lo Stir, Servalli: «Speriamo che l’incontro con Bonavitacola sia servito»

Nuovo stop per lo Stir, Servalli: «Speriamo che l’incontro con Bonavitacola sia servito»

Brigida Vicinanza

Nuovo “stop” per lo Stir di Battipaglia, ma questa volta i disagi erano stati già annunciati dal sindaco della città Cecilia Francese. Infatti è di qualche giorno fa la nota ufficiale che arrivava da Palazzo di Città e che annunciava disagi e problematiche per quanto riguarda il conferimento dei rifiuti a Battipaglia ma negli altri comuni della provincia di Salerno “affiliati” all’impianto di via Bosco. Disagi insomma, che andranno avanti l’1 e il 2 maggio, dopo lo stop avvenuto il 17 aprile per la situazione interna della società di gestione EcoAmbiente. E nel pomeriggio di ieri, il sindaco di Cava de’ Tirreni annuncia ai cittadini il disagio, scusandosi con l’utenza. “La chiusura dell’impianto Stir di Battipaglia oggi (ieri per chi legge) e martedì prossimo, determinerà ritardi nella raccolta del rifiuto secco indifferenziato – ha sottolineato in una nota ufficiale il primo cittadino di Cava de’ Tirreni – in verità, da diverse settimane, siamo costretti a subire gravi danni per il discontinuo funzionamento dell’ impianto stesso. Per questo mi scuso con i miei concittadini per i disagi che, in ogni caso, non dipendono dal Comune. Mi auguro che l’incontro avuto con l’ assessore regionale all’ Ambiente, l’onorevole Fulvio Bonavitacola, al di là dell’ asprezza dei toni, possa essere propedeutico a soluzioni rapide che inevitabilmente passano per la Regione”. Più critico insomma Servalli, nel sottolineare mancanze e disagi che non dipendono dal Comune di Cava quindi, ma proprio dall’impianto di Battipaglia. E la Regione Campania, ad oggi non ha mostrato sul Tavolo, nonostante un incontro in Prefettura della scorsa settimana, una soluzione immediata, se non stoppare la messa in liquidazione della società. E intanto con il fiato sospeso proprio i circa 86 lavoratori di EcoAmbiente che ancora non conoscono il proprio futuro lavorativo, sembbene i sindacati, soprattutto la Cgil continuano ad essere a lavoro proprio per scongiurare i licenziamenti e quindi un disastro sociale, in quanto circa 86 famiglie (non sono operai) rischiano adesso di finire sul lastrico. Ci potrebbero essere, da questo punto di vista, alcune novità proprio nella giornata di oggi. Dopo l’incontro con Piero De Luca della scorsa settimana infatti, che ha preso in carico la vertenza, promettendo soluzioni immediate e celeri, scongiurando così scioperi e proteste che potrebbero ulteriormente creare disagi nella raccolta e nel conferimento dei rifiuti e dunque uno “stop” prolungato dell’impianto.