«Nostro figlio ha avuto problemi dopo il vaccino». La storia di Giorgio ed il coraggio e la tenacia dei genitori - Le Cronache
Cronaca Salerno

«Nostro figlio ha avuto problemi dopo il vaccino». La storia di Giorgio ed il coraggio e la tenacia dei genitori

«Nostro figlio ha avuto  problemi dopo il vaccino». La storia di Giorgio ed il coraggio e la tenacia dei genitori

Pina Ferro

Sono genitori guerrieri. Hanno trasformato il dolore in forza. Oggi lottano affinché non accada più a nessun bambino quanto successo ai loro bimbi. “E’ importante riconoscere, a prescindere dalle appartenenze politiche, che non esiste alcuna correlazione tra i vaccini e le malattie dello sviluppo”. A sostenerlo è stato il ministro Lorenzin, la quale quasi certamente non conosce, né ha mai avuto di fronte o ascoltato nessuna delle tante mamme o papà che quotidianamente si ritrovano a fare i conti con i danni da somministrazione “selvaggia” di vaccini. Basta fare una chiacchierata con loro per percepire la rabbia ed il dolore che si portano dentro, una rabbia che con il tempo è diventata una grande forza e fede. Salerno conta decine e decine di genitori di bambini nati sani ma che hanno avuto grossi problemi a seguito della somministrazione di vaccini. Giorgio (nome di fantasia) oggi ha 12 anni, è un adolescente ed uno studente modello ma prima di arrivare a quello che è divenuto oggi, ha dovuto affrontare un lungo percorso non sempre facile. A raccontare la storia di Giorgio sono i genitori che vivono nella zona orientale della città. «Mio figlio alla nascita era sano – racconta P.I. mamma di Giorgio – dimessi dall’ospedale siamo arrivati a casa. Il tempo passa senza alcun problema particolare. Mio figlio cresceva e il pediatra era soddisfatto della crescita del piccolo. Insomma, mio figlio stava benissimo. A due mesi dalla nascita riceviamo l’avviso delle vaccinazioni. In particolare Giorgio doveva sottoporsi alla esavalente (sei vaccini in uno)». La neo mamma, ligia alle regole ed alle prescrizioni il giorno stabilito si presenta presso l’ambulatorio indicato e sottopone il figlioletto alla puntura prevista. Cosa questa che oggi non ripeterebbe, considerato anche il bagaglio di informazioni acquisite nel tempo sui rischi connessi ai vaccini. Insomma, come tutte le mamme pensa “i vaccini sono previsti e li facciamo”. Il giorno dopo alla somministrazione della esavalente P.I. nota qualcosa di strano «al cambio del pannolino trovo del sangue tra le feci. Chiamo il pediatra, sottoponiamo il neonato a delle indagini diagnostiche ma il risultato è tutto ok. Intanto mio figlio comincia ad avere i primi problemi di salute: iperattività bronchiale, eruzioni cutanee e sovente compare la febbre. Arriviamo al quarto mese, e mi reco di nuovo all’Asl per la seconda dose di vaccino. Il giorno dopo mi ritrovo nuovamente a fare i conti con l sangue nelle feci. Ovviamente chiamo il pediatra il quale continua a rassicurarmi, intanto l’eruzione cutanea continuava a tenermi sulle spine». I genitori di Giorgio sottopongono il piccolo a dei test allergici dai quali viene fuori una intolleranza al latte ed all’uovo. Intanto passano le settimane e Giorgio doveva sottoporsi alla trivalente, il pediatra consiglia alla coppia di effettuare tale puntura in una determinata struttura della provincia in considerazione delle intolleranze diagnosticate. «Dopo la vaccinazione torniamo a casa. Il pomeriggio io sono al pc a lavorare e tengo il bimbo tra le braccia, ad un tratto mi accorgo che è completamente assente. Il giorno dopo comincia anche la dissenteria che nonostante le cure persiste per oltre 20 giorni. In più, sempre a distanza di qualche giorno da questa dose di vaccino compare anche un problema all’occhietto che il pediatra mi fa trattare, senza alcun beneficio con delle gocce. Anzi il problema si estende anche all’altro occhio». Un primo oculista consultato diagnostica una congiuntivite allergica, che tratta farmacologicamente. Purtroppo il disturbo si attenua solamente, per poi ripresentarsi. A questo punto la coppia consulta un secondo specialista, che fa una diagnosi precisa di cheratocongiuntivite vernal, una malattia autoimmune molto seria e consiglia di sottoporre il bimbo ad una cura con un collirio a base di ciclosporina . «Prima di fare qualunque cosa, ci rivolgiamo ad un immunologo napoletano per essere informati sulla ciclosporina sui benefici ed eventuali effetti collaterali. Una cosa mi colpì anche se al momento non diedi molta importanza. Il medico all’improvviso mi dice:”io le mie figlie non le ho vaccinate”. Probabilmente mi stava lanciando un segnale d’allarme, ma io ancora non avevo messo in relazione il vaccino con il malessere di mio figlio». Neppure la ciclosporina risolve il problema. Anzi Giorgio è “infastidito” da tutte le fonti luminose e gli occhi vanno peggiorando.

Come siete arrivati a mettere in correlazione la sintomatologia con il vaccino?

«Una mia amica alla quale raccontai i problemi di mio figlio mi fa. “in base all’esperienza avuta con mia figlia credo che tuo figlio abbia dei danni legati alle vaccinazioni”. Poi aggiunge, “fallo visitare subito”. Immediatamente io e mio marito ci poniamo alcuni quesiti e cominciamo a interpellare vari specialisti. Così appuriamo che Giorgio ha il sistema immunitario completamente in tilt».

Avuta la diagnosi cosa avete fatto?

«Ci siamo rivolti a medici con grande esperienza nel campo che hanno sottoposto Giorgio a delle cure disintossicanti omeopatiche e di riequilibrio del sistema immunitario, insieme ad un appropriato regime alimentare. Il tempo passava e il quadro clinico di Giorgio era altalenante. Tutto quanto fino a quando non abbiamo incontrato il dottor Roberto Gava di Padova, medico radiato perché ha espresso forti dubbi sui rischi della pratica vaccinale di massa ».

Cosa è accaduto?

«Giorgio, grazie alle cure del dottore Gava oramai è quasi del tutto guarito e recuperato »

 

Nelle dosi somministrate anche quantità elevate di mercurio

I medici dovrebbero informare i pazienti, circa gli effetti collaterali immediati e quelli a distanza di anni delle vaccinazioni, anche se non richiesti, soprattutto bisognerebbe rendere noto cosa contengono le fiale di viaggino che vengono iniettate a bambini ed adulti. I vaccini contengono batteri o virus vivi (con virulenza attenuata) o morti; contengono un illimitato non conosciuto numero di virus da animali (si sa infatti che le colture sono spesso allestite su organi di animali ) e solo pochi virus conosciuti vengono testati. Contengono inoltre endotossine batteriche, tossine ad alto livello, antibiotici, proteine eterologhe, materiale genetico e tessuti provenienti da uova di pollo, da reni di cani o di scimmie, da cervello di coniglio, da mucche, da maiali e da feti umani abortiti. Contengono inoltre mercurio, formaldeide, alluminio in percentuale dello 0,25% per ogni dose vaccinica ed è ben nota la loro tossicità.

 

Autismo, lo dice anche il bugiardino

Una delle reazioni avverse ai vaccini può essere l’autismo. A sostenerlo non è il complottista di turno. La cosa è riportata sul bugiardino (meglio noto come foglietto illustrativo) di un vaccino trivalente prodotto dalla Sanofi-Pasteur. Sta lì, nella lista delle reazioni avverse, infilato distrattamente fra le convulsioni e la cellulite. Dal bugiardino del vaccino Tripedia, che può essere scaricato direttamente dal sito della Fda americana, si legge: “Reazioni avverse denunciate durante l’utilizzo post-approvazione del vaccino Tripedia includono: purpura trombocitopenica idiopatica, sindrome da morte improvvisa del lattante, reazione anafilattica, cellulite, autismo, convulsioni/epilessia, encefalopatia, ipotonicità, neuropatie, sonnolenza, interruzione del respiro. “Questi casi sono stati inclusi nella lista per la loro gravità o per la frequenza delle denunce. Poiché questi episodi sono stati riferiti volontariamente da un numero imprecisato di persone, non è sempre possibile stimare in modo affidabile la loro frequenza o stabilire una relazione causale con i componenti del vaccino Tripedia.””Il vaccino è preparato senza conservanti, ma contiene quantità tracciabili di Thimerosal.” Ricordate, i famosi “trace amounts” del Thimerosal “scomparso”?.

 

Non sono obbligatori in tutti i Paesi

Era il 4 maggio scorso quando in tutte le piazze italiane, Salerno compresa si registrarono manifestazioni da parte di numerosi cittadini contro la “vaccinazione selvaggia”. Le attività e il calendario delle proteste a livello nazionale fanno capo al Coordinamento del movimento per la libertà di vaccinazione (Comilva), nel quale e’ stato attivo Dario Miedico, il medico radiato dall’ordine di Milano lo scorso 24 maggio. A Salerno il comitato conta centinaia di genitori. Tutti hanno una storia peronale da raccontare. In territorio europeo, da un’indagine comparativa del 2010 sull’attuazione dei programmi vaccinali su 27 Paesi Ue (più Islanda e Norvegia), condotta da Venice (progetto Vaccine European New Integrated Collaboration Effort) e pubblicata sulla rivista Eurosurvellance, risulta che 14 dei 29 Paesi hanno almeno una vaccinazione obbligatoria nel loro programma. Negli altri 15 invece, non ci sono vaccini considerati obbligatori ma soltanto raccomandati, nonostante questo, però, non ci sono neanche rischi di epidemie – come invece sta succedendo nel nostro Paese – perché il livello di responsabilità della popolazione è molto elevato. Fra questi paesi troviamo Austria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Irlanda, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia, Regno Unito. Entrando nello specifico vediamo che in Europa soltanto un altro Paese ha l’obbligo di alcune vaccinazioni per essere ammessi a scuola. Il paese è la civilissima Germania che, dopo alcuni casi, mortali, di bambini contagiati da morbillo ha deciso di introdurre questa norma.