«Noi che reagiamo alla crisi» - Le Cronache
Cronaca

«Noi che reagiamo alla crisi»

«Noi che reagiamo alla crisi»

In un Sud messo quasi al tappeto dalla crisi, spiccano ancor più fulgidi esempi di eccellenza nel mondo dell’economia. Esempi di buone pratiche, di coraggio imprenditoriale ed idee innovative da “tramandare” alle giovani generazioni, affinchè le facciano proprie, le aasorbano nel proprio dna.Per questo nell’ambito delle inazitiva pensata da Mondadori “Panorama d’Italia”, ieri mattina presso il Palazzo di Città si è svolto il convegno “Un incontro di eccellenze”, nel corso del quale le migliori realtà economiche della provincia di Salerno hanno spiegato ad una platea di studenti ed attetti ai lavori il perchè del loro successo. Al tavolo dei lavori, moderato dal direttore del periodico Panorama Giorgio Mulè, si sono accomodati Vincenzo Boccia delle Arti Grafiche Boccia, Giovanni De Angelis dell’Associazione nazionale industrie conserviere alimentari vegetali, Francesco Antonio D’Origlia delle Grotte di Pertosa -Auletta, Agostino Gallozzi del Gallozzi Group, Paola Iannone del Nuceria Lab, Nicola Palmieri della Tenuta Vannulo e Ugo Picarelli della Borsa mediterannea del Turismo Archeologico. Il segreto del successo di queste realtà industriali è semplice, come ha spiega to Vincenzo Boccia: «La chiave non è resistere ma agire: fare imprese significa trasformare i vincoli in opportunità. L’avvento di Internet, anziché deprimerci ha ampliato la nostra visione di mercato, i dati dei clienti ora arrivano in fretta, dal mercato provinciale siamo passati a quello europeo». Boccia è un’azienda familiare da tre generazioni, come anche Nuceria Lab, specializzata, ha raccontato Paola Iannone, in packaging e cartotecnica e bollini ottici farmaceutici: «Siamo nati trent’anni fa a Nocera inferiore e oggi, con diramazioni a Milano e Torino, fatturiamo 50 milioni grazie a clienti importanti, anche mulitinazionali come Procter and Gamble”. Ancora industria efficiente e competitiva con il prodotto più forte della Campania e del Salernitano in particolare: il pomodoro, con 55 aziende, 10 mila addetti stagionali, un miliardo di euro l’anno di export, «e grandi margini di crescita» ha chiarito Giovanni De Angelis, direttore dell’Anicav, associazione nazionale industrie conserve alimentari vegetali. «Il nostro pomodoro ha qualità uniche e non replicabili al mondo e sarà all’Expo, anche con un progetto, targato Federalimentari, sulla crescita della tecnologia applicata all’alimentare. Ancora industria alimenatre d’eccellenza con la quarta generazione della Tenuta Vannulo, rappresentata da Nicola Palmieri, che grazie al suo allevamento di bufale produce e vende mozzarelle a chilometri zero: «Mio padre ha creato dal nulla un’azienda multifunzionale, con tanto di museo interno e lavorazione a vista della mozzarella, che attrae i turisti anche solo per visite guidate (15mila l’anno). Ora stiamo sperimentando la cioccolata fatta con il latte di bufala». E poi, largo alle eccellenze del turismo, con la Gallozzi Group, di Agostino Gallozzi che ha dato vita allo strategico porto di Marina D’Arechi. Sul turismo ha puntato anche Francescantonio D’Orilia, presidente della Grotte di Pertosa Auletta (e dell’Associazione del turismo speleologico), 60 mila visitatori quest’anno: «Spesso nel sud non abbiamo consapevolezza delle nostre ricchezze, la nostra grotta è turistica dal 1931, è la più antica del Sud, ed è un unicum per gli studi archeologico visto che lì 3500 anni fa c’erano le palafitte». D’Orilia è stato ovviamente in sintonia con Ugo Picarelli, responsabile della Borsa mediterranea del turismo archeologico, in prima linea nell’organizzazione di eventi culturali nel territorio patrimonio dell’Unesco. Per crescere, hanno sottolineato un po’ tutti gli imprenditori passando la palla a Vincenzo Maraio, assessore comunale al turismo locale, servono però efficaci politiche di sviluppo, di messa in rete: « E’ vero che non ci può essere attrazione per una destinazione se non funzionano l’urbanistica e le infrastrutture»