Nocera I. Due tecnici comunali indagati per falso - Le Cronache
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Nocera I. Due tecnici comunali indagati per falso

Nocera I. Due tecnici comunali indagati per falso

da Le Cronache oggi in edicola

NOCERA INFERIORE. Chiuse le indagini su un presunto falso: indagati due tecnici del Comune. Il pm Roberto Lenza ha inviato un avviso di conclusione delle indagini al 63enne ingegnere Mari Prisco e al 56enne geometra Carmine Del Regno.

Al centro della vicenda un fabbricato di via Atzori (quella che i nocerini chiamano comunemente la Nazionale), a poche centinaia di metri dal casello autostradale.

Secondo l’accusa, l’ingegnere Prisco, dirigente del settore Territorio e Ambiente, e il geometra Del Regno, responsabile unico del procedimento per conto del Comune si sono occupati della vicenda relativa a questo fabbricato di via Atzori, per il quale era stata disposta la sospensione dei lavori e successivamente la demolizione delle opere abusivamente realizzate e il sequestro del manufatto da parte dell’autorità giudiziaria.

Del Regno, in qualità di Rup, avrebbe emesso una nota nel giugno 2013, e Prisco, quale dirigente del settore Territorio e Ambiente, un’ordinanza nel luglio dello stesso anno nella quale avrebbero attestato falsamente che l’immobile in questione era conforme alle autorizzazioni rilasciate in quanto non si rinvenivano aumenti della superficie né dei volumi. In realtà così non sarebbe stato.

I denuncianti sia dell’abuso edilizio sia del presunto falso sono i fratelli del proprietario dell’immobile al centro della vicenda.  I fratelli denuncianti avevano lamentato l’aumento della volumetria del fabbricato realizzato dal loro congiunto rispetto a quello che era possibile realizzare che così facendo li avrebbe anche danneggiati. I due tecnici comunali avrebbero, invece, attestato che nell’immobile realizzato rispetto a quello autorizzato non c’erano aumenti della superficie né dei volumi. L’ipotesi della procura è che tali aumenti di volumetria ci sarebbe stato.

I due indagati hanno 20 giorni di tempo per produrre documenti o altre prove a sostegno delle loro tesi oppure chiedere di essere interrogati dal sostituto procuratore prima che questi decida se chiedere il rinvio a giudizio o l’archiviazione del loro caso.