No al matrimonio gay nel chiostro Cuomo contro Cuomo: è guerra - Le Cronache
Attualità Salerno

No al matrimonio gay nel chiostro Cuomo contro Cuomo: è guerra

“Dispiace che a distanza di due anni dall’approvazione della Legge Cirinna’ si sentano ancora fatti del genere e dispiace ancora di piu’ quando cio’ accade per volere di una amministrazione che ha il dovere di garantire ai cittadini gli stessi diritti, come mio cugino Andrew Cuomo fece, ancor prima del Presidente Obama, con una legge dello Stato di New York, per riconoscere alle coppie omosessuali il diritto alle nozze”. A dirlo Sergio Cuomo, cugino di Andrew, intervenendo sulla decisione del sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, di negare a due uomini di unirsi civilmente nel chiostro di San Francesco perche’ attiguo ad una chiesa, seppur di proprieta’ dell’amministrazione. Una sfida tra Cuomo, quindi, nononostante i due non siano parenti diretti. Sergio Cuomo da anni e’ impegnato contro la dispersione scolastica, come presidente di Mentoring Usa-Italia, associazione fondata da Matilda Raffa Cuomo, moglie di Mario e madre di Andrew, rispettivamente gia’ e attuale Governatore dello Stato di New York. A rincarare la dose anche il fratello Giuseppe, omonimo del primo cittadino del centro costiero, impegnato anche lui nelle iniziative della famiglia. “I Cuomo da anni hanno fatto dei diritti civili un loro cavallo di battaglia – afferma Sergio – E’ impensabile, quindi, che il sindaco di Sorrento, citta’ internazionale, che porta lo stesso cognome del Governatore dello Stato di New York, Andrew, il primo a legalizzare i matrimoni tra persone dello stesso sesso, possa opporsi ad un diritto civile acquisito. Auspichiamo che il buon senso prevalga se non in questa circostanza almeno in futuro”. Un auspicio condiviso anche dal presidente nazionale di Mentoring Usa-Italia. “Spero che quanto accaduto contribuisca a far riflettere rendendo una comunita’ piu’ consapevole, questo soprattutto per le nuove generazioni interessate dall’allarmante fenomeno del bullismo e del bullismo omofobo”. La richiesta di poter utilizzare per il proprio matrimonio il chiostro di San Francesco a Sorrento era stata avanzata da Vincenzo D’Andrea, di origini napoletane, ma residente a Roma da anni, che aveva deciso di tornare in Campania per pronunciare il si’ con il compagno Heriberto Vasquez Ciro, detto Beto. Intanto, non potendo utilizzare il luogo prescelto, celebreranno il matrimonio il 25 luglio a Piano di Sorrento.